Aprile - Maggio - Giugno 2007 60 Salute Oggi a cura <strong>di</strong> Virginia Recchia del CNR - IFC <strong>di</strong> Lecce e ISBEM <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si Alimentazione e salute <strong>di</strong> Vittorio Marzi Errori e rischi in sanità non sono sempre inevitabili: ecco come ridurli <strong>di</strong> Elena d’Alò La responsabilità nelle professioni sanitarie: <strong>cultura</strong> del rischio e proattività possono migliorare il sistema <strong>di</strong> Giuseppe Turchetti RUBRICA Virginia Recchia
Aprile - Maggio - Giugno 2007 61 Alimentazione e salute La lunga storia dell’alimentazione umana, fin quasi alla soglia del terzo millennio, è stata caratterizzata da una costante ricerca <strong>di</strong> aumentare la produttività agricola per risolvere gli atavici problemi della fame e delle carestie che, purtroppo, ancora oggi angustiano una larga parte dell’umanità che vive nei Paesi in via <strong>di</strong> sviluppo. Nel passato europeo la carenza <strong>di</strong> cibo è stata una delle principali cause <strong>di</strong> mortalità precoce, tanto che nella preghiera me<strong>di</strong>oevale così s’invocava: “A fame, peste et bello, libera nos Domine”. E’ stato merito della ricerca agronomica aver favorito un notevole incremento della produttività dei beni alimentari attraverso l’aumento delle superfici coltivate, lo scambio delle colture tra vecchio e nuovo continente, lo sviluppo delle biotecnologie, l’impiego dei mezzi tecnici nella <strong>di</strong>fesa delle colture, le concimazioni, l’irrigazione, l’impiego <strong>di</strong> nuove tecnologie <strong>di</strong> conservazione degli alimenti e la grande crescita dell’industria agro-alimentare. Ormai nei Paesi industrializzati è stata raggiunta la “fase <strong>di</strong> sazietà”, caratterizzata da una stazionarietà dei consumi alimentari pro-capite, ma allo stesso tempo sono sorti i problemi delle patologie legate agli eccessi ed errori alimentari ed agli effetti negativi degli stress della frenetica vita moderna. Sempre maggiore attenzione, pertanto, è rivolta alle motivazioni <strong>di</strong> carattere “socio-<strong>cultura</strong>le”, quali la sicurezza della vita, la paura del futuro, le esigenze salutari, il mantenimento a lungo <strong>di</strong> un aspetto fisico gradevole e giovanile attraverso la cura della propria persona, le preoccupazioni per le sostanze inquinanti, la maggiore sensibilità per la salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente in cui si vive. Sono significative le azioni rivolte a proporre consigli ben precisi sul corretto modo <strong>di</strong> alimentarsi, attraverso la pubblicazione <strong>di</strong> linee-guida costantemente aggiornate con successive e<strong>di</strong>zioni da parte dell’Istituto Nazionale della Nutrizione. Viene sempre più consigliato <strong>di</strong> controllare il proprio peso corporeo affinché sia nei limiti ottimali, attraverso l’esercizio fisico e l’apporto <strong>di</strong> alimenti a basso valore energetico ed elevato potere saziante. Per calcolare il peso corretto si fa spesso riferimento all’ “In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Massa Corporea (IMC)”, dato dal rapporto tra il peso in kg ed il quadrato della statura in metri. Con IMC < 18,5 si parla <strong>di</strong> sottopeso, i valori tra 18,5 e 25 sono corretti, quelli compresi tra 25 e 30 in<strong>di</strong>cano sovrappeso, i valori > 30 l’obesità. Di conseguenza, le linee-guida non solo consigliano <strong>di</strong>ete equilibrate per consentire l’apporto <strong>di</strong> calorie necessarie ai fabbisogni dell’organismo, ma anche suggeriscono la scelta degli alimenti come, per esempio, un moderato consumo <strong>di</strong> grassi, dando preferenza a quelli insaturi, in particolar modo all’olio extravergine <strong>di</strong> oliva, meglio se consumato crudo; al latte parzialmente o totalmente scremato, ai formaggi magri, da consumare con moderazione; ad un maggior consumo <strong>di</strong> pesce rispetto alle carni, come anche <strong>di</strong> ortaggi, frutta e cereali per l’apporto <strong>di</strong> energia e <strong>di</strong> fibre alimentari. Da alcuni anni il concetto <strong>di</strong> alimentazione tende a evolversi, allargando il suo ruolo agli aspetti salutistici, tanto che i limiti <strong>di</strong> confine tra alimenti salutistici e me<strong>di</strong>camenti sono sempre più esigui. Secondo alcune previsioni, in un prossimo futuro, i due gran<strong>di</strong> settori industriali, l’alimentare ed il farmaceutico, potranno essere quelli maggiormente cointeressati nella produzione <strong>di</strong> alimenti potenzialmente mo<strong>di</strong>ficabili in alimenti salutari. I primi segnali <strong>di</strong> questa tendenza sono già evidenti per la presenza sul mercato, per esempio, <strong>di</strong> acque minerali fortificate con estratti vegetali, succhi <strong>di</strong> frutta ad<strong>di</strong>zionati <strong>di</strong> vitamine e antiossidanti. Nel linguaggio corrente vengono utilizzati alcuni termini <strong>di</strong>versi per in<strong>di</strong>care funzioni in parte <strong>di</strong>fferenti, in parte sovrapponibili, quali “alimenti per <strong>di</strong>ete speciali”, Vittorio Marzi Il Prof. Vittorio Marzi, (Bari, 22/4/1934), ha conseguito la laurea in Scienze Agrarie con il massimo dei voti e la lode nell’anno accademico 1955-'56 presso l'Università <strong>di</strong> Bari. È attualmente titolare dell’insegnamento <strong>di</strong> Coltivazioni Erbacee e biologia, produzione e tecnologia delle sementi, Tecniche erboristiche. E’ responsabile scientifico <strong>di</strong> numerosi contratti <strong>di</strong> ricerca con il C.N.R., col M.A.F., con Enti ed Istituzioni <strong>di</strong>verse, e <strong>di</strong> convenzioni con società private. E’ membro <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse società <strong>cultura</strong>li per gli stu<strong>di</strong> agronomici. E’ Presidente della sezione sud-est dell’Accademia dei Georgofili. E’ Presidente dell’Accademia Pugliese delle Scienze. Vincitore <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> premi e riconoscimenti per l’operosità scientifica, è autore <strong>di</strong> oltre 200 pubblicazioni su vari argomenti <strong>di</strong> interesse agronomico, con particolare attenzione ai problemi agricoli del Mezzogiorno. Ha organizzato numerosi Congressi a livello nazionale ed internazionale, simposi, giornate <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, conferenze ed ha partecipato in qualità <strong>di</strong> relatore ed esperto a questi incontri. E’ stato componente del Consiglio Superiore del Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali. E’ stato componente <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> lavoro internazionale sulle piante officinali, finanziato dalla Unione europea. Dal 1997 è Coor<strong>di</strong>natore generale del Progetto “Incremento della produzione <strong>di</strong> piante officinali”, al quale afferiscono 18 <strong>Unità</strong> Operative su tutto il territorio nazionale. È inoltre componente, come <strong>Unità</strong> Operativa locale, dei Progetti “Miglioramento genetico della patata”, “Carciofo”, “Colture alternative al Tabacco” e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi progetti relativi il Miur inerenti la patata, patata da seme, i prodotti tipici. “alimenti me<strong>di</strong>cinali”, “integratori della <strong>di</strong>eta”, “alimenti rinforzati”, “alimenti salutari”, prodotti “light”, prodotti “arricchiti”. Più <strong>di</strong> recente il termine importato dagli USA “nutraceuticals” sta ad in<strong>di</strong>care un alimento o parte <strong>di</strong> alimento in