Unità di Apprendimento, classe 3^ - scuola e cultura - rivista
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Aprile - Maggio - Giugno 2007 90<br />
27 GENNAIO<br />
LA MEMORIA DELLA SHOAH<br />
PERCHÈ DOBBIAMO RICORDARE<br />
Ad Auschwitz è stata trovata una pietra anonima, dove con un chiodo uno sconosciuto ha<br />
lasciato scritto:“Chi mai saprà cosa mi è capitato qui?”.<br />
Di quell’uomo o donna che l’ha scritto, non sappiamo nulla.<br />
Questa è la grande trage<strong>di</strong>a della Shoah: il rischio dell’amnesia.<br />
Quella pietra, però, nel suo silenzio assordante, ci spinge a ricordare, e a fare del “Giorno<br />
della Memoria”, un momento <strong>di</strong> riflessione.<br />
Il Giorno della Memoria ha anche una funzione <strong>di</strong> ritorno ai valori che devono essere alla<br />
base della nostra civiltà: la pace, la tolleranza , il rispetto reciproco.<br />
Il modo migliore per celebrare questo giorno è quello <strong>di</strong> farlo rivivere attraverso il piacere <strong>di</strong><br />
vivere il bello della <strong>di</strong>versità in una comunità.<br />
La storia nei suoi corsi e ricorsi presenta eventi memorabili che occorre “ ricordare <strong>di</strong> ricordarsi”.<br />
Il ricordo collettivo ha, infatti, il compito <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> evitare il ripetersi delle vicende del passato.<br />
Oggi nel mondo le libertà fondamentali ed il rispetto della <strong>di</strong>gnità umana vengono riconosciute e rispettate,<br />
tuttavia, spesso accade che degli uomini si uccidono perché non hanno la stessa religione, le stesse origini.<br />
Il giorno della memoria non significa, soltanto, non <strong>di</strong>menticare, ma, soprattutto, significa riflettere sul presente<br />
per costruire un futuro più giusto e libero.