Unità di Apprendimento, classe 3^ - scuola e cultura - rivista
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Aprile - Maggio - Giugno 2007 52<br />
Poesia della Natura nella Bibbia - Frammenti<br />
a cura <strong>di</strong> Wilma Vedruccio<br />
Congedo E<strong>di</strong>tore, Galatina (LE), 2003<br />
IL LIBRO<br />
La Bibbia e la poesia della natura. Ma la<br />
Bibbia è il libro poetico per eccellenza<br />
dove tutto è poesia, come <strong>di</strong>ssero i<br />
romantici, ponendola accanto ai poemi omerici,<br />
nel mito letterario del poeta primitivo. Il poeta<br />
della Bibbia è Dio, sia che parli agli uomini <strong>di</strong><br />
ogni tempo attraverso la voce dei profeti, sia che<br />
ispiri i testi in essa contenuti con la sua parusia<br />
che si fa corpo nella parola.<br />
Trasferita definitivamente dall'oralità alla<br />
scrittura da Esdra (V sec. a.C. ), fu la prima<br />
opera in assoluto ad essere stampata con i<br />
caratteri mobili da Gutenberg a Magonza (1455).<br />
Libro dei libri, rappresenta, a <strong>di</strong>rla con Isidoro <strong>di</strong><br />
Siviglia, la più antica biblioteca nella storia<br />
dell'umanità. Nella Bibbia è scritto e 'conservato'<br />
tutto ciò che l'uomo deve sapere circa il suo<br />
dover essere, nei confronti del sacro e<br />
dell'umano, in rapporto al tempo e all'eternità.<br />
Ebbene, questo Libro, che ha dato vita alle tre<br />
religioni monoteiste, è anche il punto <strong>di</strong><br />
partenza, la sorgente più remota della civiltà<br />
me<strong>di</strong>terranea. E il segno iconicamente più<br />
significativo ci è offerto proprio dal paesaggio<br />
che fa da cornice al tessuto teologico, dalla<br />
cosmogenesi dell'incipit ai testi sapienziali:<br />
piante, animali, acque, deserti, rocce, terre e<br />
cieli hanno una loro ra<strong>di</strong>ce nell'ambiente<br />
geoantropico che si affaccia sul mare-ponte <strong>di</strong><br />
civiltà: Oriente e Occidente sono saldati dalla<br />
stessa luce, dallo stesso clima, dalla stessa<br />
natura.<br />
Questo scenario naturale è l'oggetto della piccola antologia curata da Wilma Vedruccio sull'onda <strong>di</strong><br />
un'impressionistica selezione lirico-me<strong>di</strong>tativa che non ha alcun carattere esegetico o ermeneutico, sicché il<br />
lettore non scorgerà altro canone, nella selezione, che non sia quello dell' abbandono alle suggestioni <strong>di</strong><br />
edenica purezza e <strong>di</strong> religioso amore per la Natura suscitate nella curatrice dalla lettura <strong>di</strong>retta, imme<strong>di</strong>ata,<br />
<strong>di</strong>rei edonistica, dei sacri testi.<br />
Isolare, focalizzare, <strong>di</strong>vulgare i frammenti <strong>di</strong> naturalistica connotazione, decontestualizzati ed offerti nella loro<br />
“nu<strong>di</strong>tà” poetica all'attenzione del lettore, significa trasmettere (o tentare <strong>di</strong> trasmettere) agli altri un messaggio<br />
educativo senza moralistica pedagogia, un invito ad amare e a rispettare un ecosistema prossimo al tracollo<br />
per via dei continui assalti sferrati dal progresso tecnologico-consumistico a quegli equilibri ambientali che<br />
hanno fatto da castone, per millenni, al sentimento religioso, alla storia del sacro, alla vita stessa dell'umanità<br />
fino a quando ha saputo (o potuto) rimanere autentica, ossia rispettosa del suo essere interna a un cosmo<br />
naturale che, pure, le era subalterno o funzionale ai suoi bisogni vitali, al suo destino <strong>di</strong> depositaria e utente<br />
privilegiata dalla creazione.<br />
Dimensione terrena ed escatologica dell'uomo passano inevitabilmente attraverso la <strong>di</strong>mensione "naturale".<br />
Si pensi a Dante (Far. III, 85-87) e a tutto il pensiero antico e me<strong>di</strong>evale per giungere, poi, alle posizioni eterodosse<br />
del naturalismo rinascimentale osservando il carattere religioso che lo riveste.<br />
Ma la Natura, nella sua “rivelazione”, è anche lo stelo più piccolo dell' erba, è l'acqua "umile, preziosa e casta",<br />
chiara come il sole e le stelle. Pietosa sorella e madre dell'uomo nel suo essere pellegrino verso la morte o<br />
verso una vita promessa e non ancor posseduta, essa è l'unica ricchezza dell'umanità.<br />
A farci amare questa ricchezza attraverso la “voce” della Bibbia giovi questo castissimo panorama poetico che<br />
la Vedruccio ha raccolto come la dantesca Matelda... "scegliendo fior da fiore".<br />
Gino Pisanò (Università <strong>di</strong> Lecce)