Sonetti contro l'Ariosto, giudice de' Savi in Ferrara - Carla Rossi ...
Sonetti contro l'Ariosto, giudice de' Savi in Ferrara - Carla Rossi ...
Sonetti contro l'Ariosto, giudice de' Savi in Ferrara - Carla Rossi ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Introduzione<br />
gliergli anche l’ultimo <strong>in</strong>carico affidatogli, dopo averlo più volte casso e declassato<br />
da quelli precedenti e dopo avergli chiesto di consegnargli tutte le tasse che<br />
gli erano dovute (che l’Ariosto aveva fatto abilmente sparire): «A dì 24 dicto<br />
[nov. 1496] Niccolò di Ariosti da <strong>Ferrara</strong>, che era commissario <strong>in</strong> Romagna, a<br />
Lugo, per il duca Ercole, a furia fu casso de l’offitio suo e condennato <strong>in</strong> c<strong>in</strong>quecento<br />
ducati d’oro et a non dovere mai più avere offizio dal Signore» 28 .<br />
A <strong>Ferrara</strong>, l’Ariosto tentò più volte di conv<strong>in</strong>cere sia la duchessa Eleonora<br />
d’Aragona d’Este, moglie di Ercole I, sia il duca stesso, a prender provvedimenti<br />
<strong>contro</strong> il suo agguerrito Detrattore (Io sento dir che tu preghi Madama, / che faccia<br />
fare una grida patente, / per ritrovar colui ch’è sì veemente / <strong>in</strong> pubblicar la<br />
tua perversa fama), ma senza successo.<br />
Come accennato nella Premessa, nel 1865, il Cappelli volle dare un nome a<br />
questo mordace rimatore, che con tanta veemenza, quattro secoli prima, si era<br />
scagliato <strong>contro</strong> l’operato dell’avido Ariosto ed avanzò perciò l’ipotesi che si<br />
trattasse d’un toscano di nascita e di temperamento, attivo da tempo alla corte<br />
ferrarese: Antonio Cammelli, detto il Pistoia.<br />
La proposta di Cappelli merita più attente verifiche, soprattutto dopo che l’unico<br />
editore moderno di una parte del corpus delle liriche del Pistoia, Erasmo<br />
Pèrcopo 29 , agli <strong>in</strong>izi del secolo scorso si pronunciò <strong>contro</strong> quest’attribuzione,<br />
senza addurre valide e conv<strong>in</strong>centi giustificazioni al suo dissenso.<br />
Riprendiamo qu<strong>in</strong>di la vexata quæstio e tentiamo di capire se l’ipotesi timidamente<br />
avanzata dal Cappelli possa avere un qualche fondamento. Scriveva il<br />
Cappelli, riguardo alla sua già citata edizionc<strong>in</strong>a di alcuni sonetti del Pistoia, nel<br />
1865: «La mia raccolta ho divisa <strong>in</strong> due parti […]. La parte seconda si compone<br />
di una serie di XXIII sonetti satirici e anonimi <strong>contro</strong> il Giudice de’ <strong>Savi</strong> Niccolò<br />
Ariosto, i quali per più riscontri si direbbero appartenere ad Antonio da Pistoia,<br />
se non mostrassero natural propensione al dialetto lombardo […] e non si mostrassero<br />
dettati <strong>in</strong> <strong>Ferrara</strong>, quando il nostro poeta n’era lontano». Quasi vent’anni<br />
dopo, lo stesso Cappelli, nell’edizione delle Rime del Pistoia curata <strong>in</strong>sieme<br />
con S. Ferrari, corresse il tiro, scrivendo, <strong>in</strong> merito alla paternità di questi sonetti:<br />
«ne acquisto maggior persuasione coll’essermi accorto che il codice miscellaneo<br />
estense ha dove <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciano i sonetti <strong>contro</strong> Niccolò Ariosto una striscia di<br />
carta piegata a guisa di segno, nel cui <strong>in</strong>terno si legge di vecchio carattere Antonius<br />
ex familia Cameli oriunda Pistorio, floruit XV et XVI sec.» 30 .<br />
Affrontiamo brevemente, qui di seguito, i s<strong>in</strong>goli argomenti del Cappelli, partendo<br />
<strong>in</strong>nanzitutto dalla data di composizione dei sonetti, per passare poi al discorso<br />
sulla loro veste l<strong>in</strong>guistica.<br />
28 Diario ferrarese, pp. 191-2.<br />
29 E. PÈRCOPO, I <strong>Sonetti</strong> faceti di Antonio Cammelli, Napoli, Jovene, 1908.<br />
30 CF xxxij.<br />
11