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Latinoamericana mondiale 2012 - Agenda Latinoamericana-Mundial

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nente, la legittimazione dell’impunità e la mancanza di L’attuale fase del capitalismo contemporaneo ci<br />

adempimento di concrete politiche d’inserimento socia- impone un’altra grande sfida, quella di lottare contro<br />

le. Sono comportamenti che il popolo, sia nero che non, il razzismo istituzionalizzato, quello che si nasconde<br />

deve assumere, alla ricerca di una società più giusta e affermando che la discriminazione non è razziale bensì<br />

ugualitaria.<br />

sociale, dimenticando che la grande maggioranza dei<br />

In questo senso, la vittimizzazione della gioventù latino-americani che vivono nella miseria sono neri o<br />

nera del Continente appare come una costante. Ciò è indios. L’eredità della schiavitù ha tuttora profonde<br />

avvalorato dal Ministero della Giustizia del Brasile quan- radici nella nostra struttura sociale ed economica, oltre<br />

do, nel febbraio 2011, divulga la «Mappa della violenza a determinare la gerarchia di potere che vi si configura,<br />

2011», nella quale si constata che, ogni tre persone con le sue nuove forme di sfruttamento e di emargi-<br />

assassinate, due hanno la pelle nera. Nel 2002 fu asnazione. Ancor oggi il colore della pelle determina il<br />

sassinato un 46% di neri in più dei bianchi. Nel 2008 la posto nella società, per quanta strada si sia fatta nella<br />

percentuale è arrivata al 103%. E se si prendessero dati conquista dei diritti.<br />

più recenti si constaterebbe come la situazione è ancor La sfida attuale richiede una dimensione più grande<br />

più peggiorata.<br />

se constatiamo di trovarci di fronte a un dilemma: o ve-<br />

In parallelo, le carenze alimentari, educative, di niamo sterminati e assorbiti da un razzismo istituziona-<br />

qualificazione professionale e di occupazione lavorativa lizzato, oppure procediamo con l’affermazione dei nostri<br />

muovono una macchina che distrugge ogni prospettiva, diritti come esseri umani uguali, infrangendo quelle<br />

la quale fa sì che i sistemi penitenziari si riempiano. catene che negano spazi per vivere, per sostentarci,<br />

La grande maggioranza della popolazione carceraria spazi di conoscenza e di convivenza... che insomma<br />

nei nostri Paesi è costituita da neri, da giovani neri. Si tentano di affossare l’eredità socioculturale del popolo<br />

nega così a questa gioventù la costruzione di progetti nero e il suo diritto a vivere.<br />

di vita. I sogni per il proprio futuro si annullano.<br />

Le sfide del secolo XXI consistono nel superamento<br />

Importa qui sottolineare che, d’altra parte, le poli- dell’oscurantismo, dell’abbandono, della sofferenza,<br />

tiche pubbliche sono dirette in modo elitario, non mi- dello sfruttamento, dei meccanismi che oggi cercano<br />

rando a proteggere il cittadino povero e nero, né tanto di negare alle comunità di schiavi, che si riformano, il<br />

meno a realizzare un’azione sociale di promozione del diritto alla terra e alla casa. È sempre bene ricordare<br />

rispetto e della dignità umana. I servizi della Pubblica che nelle Americhe il sistema schiavista contò circa 15<br />

sicurezza sono addestrati e abilitati a perseguire, umi- milioni di africani, uomini e donne, strappati dalle loro<br />

liare e «dare la caccia» ai neri, segregandoli in un vero terre. Questa realtà segnò profondamente tanto il conti-<br />

e proprio apartheid, per quartieri e regioni.<br />

nente africano quanto quello americano. La costruzione<br />

In questo senso si fa urgente incrementare politiche delle identità etniche di questi popoli rende possibile<br />

che si traducano in programmi e progetti pragmatici la lotta per l’intestazione delle terre storicamente oc-<br />

di rafforzamento del principio etnico di collettività, di cupate da queste comunità, oggi minacciate dall’agro-<br />

aggregazione dell’identità collettiva come meccanismo business, dal mercato delle terre gestito dai grandi<br />

per il consolidamento dei diritti di gruppo, che riaffer- produttori agricoli, dalle multinazionali, dalle imprese<br />

mino un’eredità socio-culturale. È necessario consolida- immobiliari dei grandi costruttori e dai ritardi da parte<br />

re azioni che affermino e assicurino, come strumenti di dei governi nel riconoscere i loro diritti legali.<br />

inclusione sociale, la diversità, la pluralità e il contra- La via passa poi attraverso il coraggio di superare lo<br />

sto ai pregiudizi della discriminazione.<br />

sconforto, di opporsi alla paura. Bisogna osare la nega-<br />

Tutto questo significa rispetto del diritto alla vita zione della delegittimazione: qui sta la sfida.<br />

per la gioventù nera, del diritto alla terra per gli abi- «I quilombo erano comunità formate da neri che<br />

tanti dei quilombo e per i loro discendenti, del diritto fuggivano la schiavitù e che, dopo l’abolizione di que-<br />

a un’alimentazione adeguata e a un alloggio dignitoso, st’ultima, si stabilirono su terre assegnate, come forma<br />

del diritto a non essere sottoposti a tortura né a trat- di sopravvivenza e di auto-sostentamento. Queste cotamenti<br />

o punizioni crudeli, umilianti o disumani, e munità, oggi abitate dai loro discendenti, sono rimaste<br />

del diritto di accedere ai sistemi di base del servizio in quelle località e rappresentano una forma di conser-<br />

sanitario e alle nuove tecnologie d’informazione e comunicazione.vazione<br />

di valori che costituiscono una parte importante<br />

della formazione culturale brasiliana». ❑<br />

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