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Latinoamericana mondiale 2012 - Agenda Latinoamericana-Mundial

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ealtà nel dopoguerra, con la consulenza tecnica della Salette» in ambito religioso («Caso Weeks» e «Caso<br />

missione militare francese e il sostegno ideologico Fraile» per le forze della repressione) costituisce a mio<br />

di organizzazioni come Cité Catholique, esperti nella giudizio una confutazione di fatto di due argomenti<br />

sottomissione dei popoli algerino e indocinese. Nume- che sono continuamente impugnati da certi ambiti<br />

rosi autori si occuparono di analizzare a fondo questo anche dopo trentacinque anni.<br />

tenebroso tema, vi spiccano l’ampia e documentata In primo luogo, smentisce assolutamente che il<br />

indagine di Horacio Verbitsky e i lavori del sociologo golpe del marzo 1976 sia stato effettuato al fine di<br />

gesuita Gustavo Morello.<br />

combattere le organizzazioni armate della sinistra.<br />

Si tratta di capitoli abominevoli della storia nazio- Al contrario, rivela che la repressione sistematica ed<br />

nale, che si cercò di occultare per incapacità o diretta estesa fu pianificata e diretta a spezzare possibili<br />

complicità di diversi governi democratici successivi al aree critiche, anche in settori sociali ideologicamente<br />

periodo della dittatura, iniziato nel 1976. Soltanto da distanti, con l’obiettivo di imporre un progetto che<br />

pochi anni si sono riaperti cause e processi giudiziari, richiedeva la smobilitazione e l’intimidazione generali<br />

per cui molti carnefici sono già morti in assoluta im- come condizione per garantire il saccheggio dell’ecopunità<br />

e in libertà. Un solo cappellano militare è stato nomia nazionale. Il nostro gruppo era condannato a<br />

condannato al carcere.<br />

morte prima di qualsiasi indagine; si trattava sempli-<br />

Invece del carcere patii l’esilio. Dopo un paio cemente della punizione esemplare e mirata contro<br />

d’anni presi la decisione di ritornare, come dovere una parte dei religiosi della regione di Cordoba e<br />

morale nei confronti della parte immensa del massa- soltanto un insieme di circostanze fortuite cambiò il<br />

crato popolo argentino che non contava sul sostegno nostro destino.<br />

confortevole di una congregazione religiosa. Scrissi In secondo luogo, contraddice e allo stesso tempo<br />

e firmai una lettera con copie per amici; una sorta smaschera la fallace strategia diffusa, incoraggiata e<br />

di testamento/commiato, nel quale indicavo come di sostenuta da una parte importante dell’episcopato cat-<br />

qualsiasi incidente che mi fosse capitato la responsatolico, che insisteva sull’importanza di non diffondere<br />

bilità diretta sarebbe stata della Giunta militare e del né protestare pubblicamente per i casi di sequestro di<br />

suo apparato repressivo, e come i destinatari avrebbe- persona, torture o sparizioni. Quando le denunce erano<br />

ro dovuto renderla pubblica.<br />

fatte all’estero, le si accusava per di più di antipatriot-<br />

Progettai un ritorno ritardato con scali in Messico, tismo. L’elemento grave della questione è il fatto che<br />

Panama e Brasile. Da una parte sentivo l’imperativo durante gli anni di piombo la Conferenza Episcopale<br />

di ritrovarmi nel profondo con l’America latina, la sua Argentina con molta probabilità era l’unica istanza<br />

gente, i suoi aromi, i suoi colori, le sue culture. Dal- che avrebbe potuto mettere un freno alla repressione.<br />

l’altra, un semplice calcolo delle probabilità indicava Non soltanto non lo fece, bensì scoraggiò in tutte le<br />

che quello sarebbe potuto essere il mio ultimo viaggio. maniere coloro che lo fecero. Come ho già affermato,<br />

Completai il triennio di studi teologici che mi man- alcune delle sue figure più potenti e influenti avallarocavano<br />

per l’ordinazione come sacerdote. Nonostante no addirittura il genocidio, con argomentazioni filoso-<br />

l’ospitalità dei fratelli della congregazione, ebbi per fiche e teologiche.<br />

molto tempo la sensazione di essere parte di due espe- Per almeno 15 anni non passò giorno senza che<br />

rienze, delle quali nessuno desiderava parlare: quella ricordassi in modi diversi i fatti della cattura e della<br />

delle opzioni di vita e del lavoro pastorale, e quella detenzione. Sopportai velate minacce e intralci in pra-<br />

della cattura e del carcere. Avvertivo [negli interlocutiche legali riguardanti i miei documenti d’identità. Per<br />

tori] un evidente disagio quando cercavo di spiegare o di più mi rimasero radicate alcune abitudini e manie<br />

descrivere qualcosa di tutto quello [che avevo vissuto] personali relative a determinate situazioni, suoni, luo-<br />

o addirittura ricevevo l’invito, più o meno cordiale, di ghi. Essere «passato attraverso il fuoco», per dirla con<br />

cambiare argomento. Di conseguenza per anni eserci- la suggestiva similitudine letteraria di San Paolo, mi<br />

tai su me stesso l’autocensura. A tutto ciò si aggiunse ha offerto la condizione favorevole per conoscere certe<br />

il senso di colpa per essere vivo, quando a migliaia dimensioni abominevoli della nostra realtà latino-ame-<br />

non erano riusciti a scampare.<br />

Ciò che è noto come il «Caso della Comunità della<br />

ricana, ma anche per fortificare la volontà di continuare<br />

a «dividere la sorte con i poveri della terra». ❑<br />

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