Latinoamericana mondiale 2012 - Agenda Latinoamericana-Mundial
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Vivere meglio o ben vivere?<br />
Secondo l’ideologia dominante tutti desiderano<br />
vivere meglio e godere di una migliore qualità di vita.<br />
In generale associano questa qualità di vita al Prodotto<br />
Interno Lordo di ogni paese. Il PIL rappresenta<br />
tutte le ricchezze materiali prodotte da un paese.<br />
Allora, secondo questo criterio, i paesi che stanno<br />
meglio sono gli Stati Uniti, seguiti dal Giappone, Germania,<br />
Svizzera e altri. Il PIL è una misura inventata<br />
dal capitalismo per stimolare la produzione crescente<br />
di beni materiali di consumo.<br />
Negli ultimi anni, vista la crescita della povertà e<br />
dell’urbanizzazione in favelas nel mondo e persino per<br />
un senso di decenza, l’ONU ha introdotto la categoria<br />
ISU, l’«Indice di Sviluppo Umano». In esso si includono<br />
valori intangibili come la salute, l’educazione,<br />
l’uguaglianza sociale, la cura della natura, l’equità<br />
di genere e altro. Ha arricchito il senso di «qualità<br />
di vita» che era inteso in modo molto materialista,<br />
gode di una buona qualità di vita chi consuma di più<br />
e meglio. Secondo l’ISU la piccola Cuba sta meglio<br />
degli Stati Uniti benchè in comparazione abbia un<br />
PIL estremamente basso.<br />
Davanti a tutti i paesi si trova il Bután, incastonato<br />
tra Cina e India, ai piedi dell’Himalaya, molto povero<br />
materialmente, ma che ha stabilito ufficialmente<br />
l’«Indice di Felicità Interna Lorda». Questa non si<br />
misura secondo criteri quantitativi, bensì qualitativi,<br />
come il buon governo delle autorità, l’equa distribuzione<br />
delle eccedenze dell’agricoltura di sussistenza,<br />
dell’estrazione vegetale e della vendita dell’energia<br />
all’India, la buona salute e l’educazione e, soprattutto,<br />
un buon livello di cooperazione tra tutti per garantire<br />
la pace sociale.<br />
Nelle tradizioni indigene dell’ Abya Yala, nome del<br />
nostro continente indoamericano, invece di «vivere<br />
meglio» si parla di «ben vivere». Questa categoria è<br />
entrata nelle Costituzioni di Bolivia ed Ecuador come<br />
66<br />
Leonardo Boff<br />
Petrópolis, RJ, Brasile<br />
l’obiettivo sociale che lo Stato e tutta la società hanno<br />
da perseguire.<br />
Il «vivere meglio» suppone un’etica del progresso<br />
illimitato e ci incita a una competizione con gli altri<br />
per creare sempre più condizioni per «vivere meglio».<br />
Tuttavia perchè alcuni possano «vivere meglio» milioni<br />
di persone devono e hanno dovuto «vivere male». È<br />
la contraddizione capitalista.<br />
Al contrario, il «ben vivere» punta a un’etica del<br />
sufficiente per tutta la comunità, e non solamente per<br />
l’individuo. Il «ben vivere» presuppone una visione<br />
olistica e integrata dell’essere umano, immerso nella<br />
grande comunità terrena, che include oltre all’uomo,<br />
l’aria, l’acqua, il suolo, le montagne, gli alberi e gli<br />
animali; significa stare in profonda comunione con la<br />
Pachamama (Terra), con le energie dell’universo e con<br />
Dio.<br />
La preoccupazione centrale non è l’accumulo.<br />
Inoltre la Madre Terra ci offre quello di cui abbiamo<br />
bisogno. Con il nostro lavoro suppliamo a ciò che essa<br />
a causa di eccessive aggressioni non ci può dare, o la<br />
aiutiamo a produrre ciò che è sufficiente e decoroso<br />
per tutti, anche per gli animali e le piante. Il «ben<br />
vivere» è stare in permanente armonia con tutto,<br />
celebrando i riti sacri che continuamente rinnovano la<br />
connessione cosmica e con Dio.<br />
Il «ben vivere» ci invita a non consumare più di<br />
quello che l’ecosistema può sopportare, a evitare la<br />
produzione di residui che non possiamo assorbire con<br />
sicurezza e ci induce a riutilizzare e riciclare tutto<br />
ciò che abbiamo usato. Sarà un consumo riciclabile e<br />
frugale. Allora non ci sarà scarsità.<br />
In questa epoca di ricerca di nuovi cammini per<br />
l’umanità l’idea del «ben vivere» ha molto da insegnarci.<br />
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