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Latinoamericana mondiale 2012 - Agenda Latinoamericana-Mundial

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solidale con il pianeta e con la natura: rispettare il te di una maggiore partecipazione delle donne nelle<br />

diritto della terra di generare vita!<br />

decisioni sul modello socioeconomico e politico-cultu-<br />

Qui la preservazione della vita insieme ai differenti rale. Si tratta prima di tutto di riscoprire il potenziale<br />

biomi ed ecosistemi oltrepassa il programma di qualun- femminile che risiede in tutte le persone, uomini o<br />

que paese o nazione, di qualunque religione o partito, donne. Potenziale che rimane soffocato nell’agitazione<br />

di qualunque popolo o cultura. Si tratta di un compito febbrile della cultura della produzione, del fare, appari-<br />

universale, al quale nessuno può sottrarsi. Ogni specie re, consumare.<br />

vivente che sparisce dalla faccia della terra, abbassa Se è vero che dopo la crisi si giunge a un bivio,<br />

ugualmente le possibilità umane di sopravvivere su di questo ne costituisce il lato positivo, poiché la crisi è<br />

essa. Da ogni lato cresce la coscienza ecologica sul sinonimo di ambiguità. Passata l’angustia, l’abbatti-<br />

fatto che o salviamo la biodiversità o moriremo insieme mento e la perplessità che ogni crisi di solito produce,<br />

al pianeta.<br />

nasce la necessità di alzare la testa e andare avanti. E<br />

Seguendo da vicino Paolo Suess, conviene avere ci si trova a un incrocio, che presuppone una doppia<br />

in mente il concetto indigeno di Sumak Kawasay (ben presa di posizione: da un lato un’apertura alle diverse<br />

vivere) della nazione quechua ampiamente dibattuto alternative che si presentano, al pluralismo culturale,<br />

a Cochabamba, Bolivia, alla Conferenza dei Popoli sul sociale, politico e religioso; dall’altro, il coraggio di<br />

Cambiamento Climatico e i Diritti della Madre Terra. Di riflettere e approfondire le cause e le conseguenze<br />

fatto, in cerca di un nuovo modello di civiltà - giusto, della propria crisi e di fare nuove scelte. In una parola,<br />

sostenibile, planetario - è in gioco una relazione to- oltrepassata la crisi essa diventa feconda, il deserto<br />

talmente rinnovata sia con il pianeta e le sue risorse si rivela fertile e l’oscurità ci obbliga ad accendere<br />

naturali, sia con gli esseri viventi in generale e con piccole luci. Luci che si traducono oggi in migliaia di<br />

le persone in particolare. Non si tratta di una lotta iniziative popolari che vanno nascendo dalla terra con<br />

per raggiungere e superare il modello di vita dei paesi particolare importanza per l’economia solidale e che<br />

centrali, come gli Stati Uniti e il Canada, l’Europa, l’Au- mirano alla possibilità di una civiltà rinnovata, dove<br />

stralia e il Giappone o delle élite dei paesi periferici. lo sfruttamento e l’accumulo di pochi è sostituita dal-<br />

La febbre di consumo che lì viene promossa attraverso l’idea del «ben vivere e del ben convivere».<br />

le stridenti forme di marketing, di propaganda e di La vita insegna che in mezzo alle tragedie e alle<br />

pubblicità non si adatta al ritmo naturale delle diverse tempeste il timone della barca di solito passa in mano<br />

forme di vita. Per mantenere questo modello, milioni alle donne. O meglio prevale il lato femminile di tutti<br />

di persone sono finite per essere sistematicamente gli esseri umani, il quale nel vortice delle acque agita-<br />

escluse, collocate ai margini della storia e della propria te, per sapienza e pazienza, attende il momento giusto<br />

esistenza.<br />

per prendere la nuova rotta. Mentre le onde sono molto<br />

La sfida tra le grandi cause di oggi è la costruzione forti e alte, è impossibile avvistare il faro e riorientare<br />

di un nuovo stile di vita: frugale, responsabile ed equo. la fragile imbarcazione. Calmata la tormenta invece<br />

Affinché il «ben vivere» e il «ben convivere» possa sì, la luce illumina la notte scura, rendendo possibile<br />

essere esteso a tutti gli esseri viventi, alla biodiversità remare con sicurezza in direzione del porto.<br />

organicamente legata - piante, animali e persone - è È il momento opportuno per consultare le radici e<br />

necessario un doppio impegno: da un lato evitare lussi le fonti del progetto originario, per tornare nella culla<br />

esagerati e scandalosi; dall’altro combattere la fame e della mamma. Perché per adulti e cresciuti che siamo,<br />

la miseria in tutte le sue forme. In una parola, il nuo- nei momenti di crisi torniamo al collo della mamma.<br />

vo modello parte dal presupposto che sia importante Ma questa volta tornare nella culla ha senso solo nella<br />

eliminare le asimmetrie e i disequilibri che dividono misura in cui serve per rafforzare le energie e farci<br />

continenti e paesi, come anche stili di vita estremizzati avanzare verso la frontiera.<br />

all’interno di una stessa nazione.<br />

Nella crisi, i deboli sono soliti tornare nella culla,<br />

Il nuovo ordine <strong>mondiale</strong>, che si basa sul modello mentre gli adulti, resi forti dal latte primordiale e vi-<br />

della cura e della coesistenza responsabile con la natale, si sentono sfidati dagli scontri della storia e del<br />

tura e le sue diverse forme di vita, ha dentro di sé la<br />

necessità di un tocco femminile. Non si tratta solamen-<br />

futuro, dalle grandi cause, o dalla necessità di riappropriarsi<br />

e ricreare la propria civiltà. ❑<br />

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