DISPENSE DEL CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA – FISICA 1
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TRATTAMENTO DEI DATI NELLE MISURE SPERIMENTALI<br />
12. Cenni di statistica, teoria degli errori e trattamento dati<br />
Errori nelle misure sperimentali<br />
Nel trattamento statistico dei dati sperimentali si deve tener conto del fatto che, per sua<br />
natura, ogni misura sperimentale è di per sé affetta da un certo errore. Gli errori possono<br />
essere suddivisi in due fondamentali categorie:<br />
— Errori sistematici. Gli errori sistematici dipendono da malfunzionamenti strumentali o<br />
di procedura. Essi sono piuttosto difficili da identificare e per questo insidiosi. Un<br />
esempio di errore sistematico può essere fornito dalla pesata di un prodotto effettuata<br />
in un esercizio commerciale con una bilancia truccata. Per individuare l’errore (in<br />
questo caso la frode!) occorre o una seconda bilancia con cui verificare<br />
immediatamente la pesata effettuata, oppure un peso campione con cui verificare<br />
l’efficienza della bilancia in uso all’esercizio commerciale. Così in una misura<br />
scientifica l’errore sistematico può essere individuato o mediante una misura effettuata<br />
indipendentemente con un secondo strumento (o con una procedura alternativa)<br />
oppure impiegando un campione di riferimento. Una volta evidenziato, un errore<br />
sistematico può comunque essere eliminato o tarando lo strumento di misura, o<br />
correggendo a posteriori le misure effettuate.<br />
— Errori casuali. Gli errori casuali non sono per loro natura né prevedibili né eliminabili,<br />
tuttavia la loro distribuzione obbedisce alle leggi della statistica. Il trattamento degli<br />
errori sperimentali non può pertanto prescindere da una conoscenza almeno basilare<br />
delle distribuzioni statistiche.<br />
Cenni di calcolo delle probabilità e statistica<br />
Se si lancia un dado, la probabilità che esca ad esempio il numero 5 è pari a 1/6. Più in<br />
generale la probabilità a priori di un evento è dato dal rapporto tra il numero di eventi<br />
favorevoli possibili e il numero degli eventi totali possibili. Così, per il lancio di un dado<br />
singolo, ciascun numero compreso tra 1 e 6 ha esattamente la stessa probabilità teorica (o a<br />
priori) di uscire e tale probabilità è pari a 1/6, in quanto tra i sei eventi possibili solo uno è<br />
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