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DISPENSE DEL CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA – FISICA 1

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temperatura della cella durante la scansione in modo annullare gli scambi termici con il<br />

termostato. In alternativa si può anche fare in modo che la temperatura dello schermo, pur<br />

inseguendo quella della cella, rimanga sempre inferiore di qualche grado rispetto alla cella<br />

stessa. Così facendo la quantità di calore scambiata non è nulla, ma è comunque costante.<br />

Uno schema di calorimetro a scansione del tipo descritto è mostrato in Figura 50.<br />

Cella<br />

portacampione<br />

Sensori di<br />

temperatura e<br />

riscaldatori<br />

della cella<br />

Schermo attivo<br />

Sensori di<br />

temperatura e<br />

riscaldatori<br />

dello schermo<br />

Termostato<br />

Figura 50. Rappresentazione schematica<br />

di un calorimetro a scansione.<br />

In assenza dello schermo attivo, per realizzare una<br />

scansione di temperatura costante la potenza di<br />

riscaldamento deve crescere man mano che ci si<br />

allontana dalla temperatura del termostato per<br />

compensare gli scambi termici che crescono al<br />

crescere della differenza ( T T)<br />

84<br />

C<br />

− come previsto<br />

dalla legge di Newton. Tuttavia oltre al fatto che in<br />

questo caso l’elettronica deve essere molto più<br />

sofisticata la riproducibilità delle curve è più scarsa.<br />

Per ovviare a questo inconveniente si realizzano in<br />

genere dispositivi differenziali (Differential<br />

Scanning Calorimeter, DSC) che presentano due<br />

celle identiche anziché una. Nella cella che funziona<br />

da riferimento viene posta, all’interno di un piccolo<br />

contenitore di alluminio (Pan), una massa di<br />

materiale termicamente inerte equivalente a quella<br />

del campione. Alle due celle viene applicata<br />

indipendentemente una potenza di riscaldamento<br />

tale da mantenere in entrambe lo stesso gradiente di temperatura nel corso della<br />

scansione. Ciò che si registra, in questo caso, è la differenza di potenza Δ W() t da applicare<br />

alle due celle per mantenerle sempre alla stessa temperatura. In questo modo la sensibilità<br />

è molto elevata come pure la riproducibilità. Un insieme schematico di un calorimetro a<br />

scansione differenziale è mostrato in Figura 51.<br />

Fintantoché si opera in un range di temperatura in cui il campione è termicamente inerte<br />

(cioè non subisce degradazioni termiche né transizioni di fase) la differenza di potenza<br />

Δ W() t rimane pressoché nulla o comunque assume valori piccoli e quasi costanti che

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