DISPENSE DEL CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA – FISICA 1
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cui le unità tetraedriche di SiO2 possono organizzarsi in eliche destrogire o levogire) o<br />
anche allo stato di soluzione quando la dissimmetria è presente a livello molecolare.<br />
Questo secondo caso, di gran lunga più importante, è direttamente collegato al fenomeno<br />
dell’isomeria ottica. L’isomeria ottica si incontra di frequente in chimica organica (ma si<br />
trova anche nella chimica dei composti di coordinazione) dove è correlata con la geometria<br />
tetraedrica dell’atomo di carbonio nell’ibridazione sp 3. Il fenomeno dell’isomeria ottica si<br />
manifesta infatti quando in una molecola un atomo di carbonio sp 3 è legato a quattro<br />
sostituenti tutti diversi. In questo caso un qualunque scambio tra due sostituenti produce<br />
una molecola diversa da quella di partenza: le due molecole sono infatti l’una l’immagine<br />
speculare non sovrapponibile dell’altra (Figura 32). Le due molecole isomere hanno<br />
identiche proprietà chimico-fisiche ad eccezione dell’attività ottica. Se un isomero ottico<br />
(enantiomero) risulta destrogiro, l’altro infatti è levogiro. Come osservato, molecole<br />
organiche in cui sia presente un atomo di carbonio asimmetrico (centro chirale) mostrano<br />
attività ottica sia allo stato cristallino che allo stato liquido o gassoso e anche in soluzione.<br />
Per le sostanze pure l’angolo di rotazione α impartito al piano di polarizzazione della luce<br />
è semplicemente proporzionale allo spessore dello strato di sostanza attraversato e alla<br />
sua densità ρ:<br />
dove la costante di proporzionalità [ ] t<br />
[ ] t<br />
α= α ρ<br />
(5.1)<br />
λ<br />
α è detto potere ottico rotatorio specifico ed è<br />
λ<br />
caratteristica della sostanza in esame ad una temperatura t e ad una data lunghezza<br />
d’onda λ della radiazione polarizzata. Nella (*) il cammino ottico e la densità ρ sono<br />
espressi in decimetri e in grammi su millilitro rispettivamente. Nel caso di sostanze<br />
otticamente attive in soluzione l’angolo α risulta ancora proporzionale al cammino ottico<br />
(lunghezza della cella) ma anche alla concentrazione della soluzione:<br />
con c espressa in grammi in 100 ml (% p/v).<br />
Polarimetri<br />
α=<br />
[ ] t<br />
α<br />
c λ<br />
100<br />
39<br />
(LEGGE <strong>DI</strong> BIOT-SAVART) (5.2)<br />
Gli strumenti mediante i quali si effettuano misure di potere ottico rotatorio sono detti<br />
polarimetri. Un polarimetro è costituito, nei suoi elementi essenziali, da una sorgente