DISPENSE DEL CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA – FISICA 1
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Temperatura<br />
T f<br />
T C<br />
T i<br />
t i<br />
tempo<br />
71<br />
t f<br />
1 2<br />
∫<br />
tf<br />
ti<br />
( )<br />
A − A = T −T<br />
dt<br />
Una volta effettuata la deconvoluzione della curva il calore sviluppato o assorbito nel<br />
processo studiato sarà calcolabile con la consueta espressione:<br />
⎡ − −<br />
⎤<br />
∗<br />
processo =− Δ =− ⎢ − − ( − ) +<br />
() ⎥<br />
⎢ − − ∫<br />
⎣ ⎥⎦<br />
f<br />
mT t<br />
i f mfTi mi mf<br />
Q C T C Tf Ti tf ti T t dt (7.33)<br />
T t<br />
i Tf Ti Tf<br />
i<br />
Dove la capacità termica del sistema, C, viene determinata mediante apposita esperienza<br />
di taratura secondo una delle modalità già descritte nel paragrafo sui calorimetri<br />
adiabatici.<br />
Calorimetri isotermi<br />
In un calorimetro isotermo si fa in modo di compensare il calore svolto o assorbito durante<br />
il processo in esame con una quantità di energia uguale, ma di segno opposto. Per<br />
realizzare un dispositivo di questo genere si deve ricorrere ad un’elettronica piuttosto<br />
sofisticata. Quando il sistema, che inizialmente deve essere in equilibrio termico con il<br />
termostato, torna esattamente alla temperatura iniziale, significa che dall’esterno si è<br />
fornito o sottratto una quantità di energia equivalente a quella liberata nel processo, cioè:<br />
Qprocesso =− Qfornita/sottratta<br />
(7.34)<br />
Generalmente l’energia viene fornita al sistema mediante dissipazione per effetto Joule,<br />
anche se si può anche sfruttare la dissipazione di un sistema di termopile Peltier. Questo<br />
C