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DISPENSE DEL CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA – FISICA 1

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i. Si inizia la registrazione della curva calorimetrica e, dopo aver acquisito un tratto<br />

sufficientemente lungo di linea di base, si accende il dispositivo di innesco provocando<br />

l’ignizione del campione; si continua a registrare la curva calorimetrica fintantoché<br />

questa non riprende un andamento lineare;<br />

j. Si rimuove la bomba dal bagno calorimetrico e si apre per verificare se la combustione<br />

è stata completa e per misurare la lunghezza del filo di innesco rimasto incombusto;<br />

k. Si procede alla deconvoluzione della curva calorimetrica per determinare il salto<br />

termico Δ T ;<br />

l. Si effettuano i calcoli secondo le modalità sopra riportate e si determina la costante C.<br />

m. Si svuota il bagno calorimetrico e lo si riempie nuovamente con la stessa quantità<br />

d’acqua usata per la taratura (variazioni nella massa d’acqua quali si verificano quando<br />

si estrae la bomba dal bagno potrebbero far variare la costante C in modo sensibile);<br />

n. Si ripetono le operazioni di cui ai precedenti punti b, c, … k utilizzando il campione<br />

anziché l’acido benzoico per la preparazione della pasticca. Qualora si conosca, anche<br />

in modo approssimativo, il calore di combustione del campione in esame si cercherà di<br />

impiegare, per la preparazione della pasticca, una quantità di sostanza tale da produrre<br />

all’incirca lo stesso effetto termico registrato nella taratura in modo da minimizzare<br />

effetti di deviazione dalla linearità del sistema di misura/acquisizione della<br />

temperatura;<br />

o. Si effettuano i calcoli secondo le modalità sopra descritte e si ottiene infine il valore di<br />

Δ<br />

comb<br />

<br />

( )<br />

<br />

H T<br />

.<br />

Il valore così ottenuto potrà essere confrontato con i dati di letteratura.<br />

Calorimetri a flusso di calore<br />

Come già osservato in un calorimetro a flusso di calore il calore sviluppato all’interno<br />

della cella di misura fluisce liberamente verso il bagno calorimetrico attraverso le pareti<br />

della cella che debbono essere perciò fortemente conduttrici. Vi sono tipologie di<br />

calorimetri a flusso di calore in cui il bagno calorimetrico è costituito da un blocco<br />

termostatico, generalmente un blocco metallico, che viene mantenuto in condizioni<br />

isoterme. In questo caso il calorimetro si comporta come un calorimetro isotermo e si<br />

misura il fenomeno del rilassamento della temperatura, cioè il modo in cui la temperatura<br />

della cella ritorna alla temperatura del blocco termostatico in cui la cella è inserita.<br />

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