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DISPENSE DEL CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA – FISICA 1

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stesso volume esatto V della riserva, si misura la tensione superficiale di un liquido<br />

rispetto a quella di un liquido di riferimento di tensione superficiale nota 0<br />

12<br />

γ e densità 0<br />

In pratica sarà sufficiente misurare in quante gocce si frammentano rispettivamente il<br />

campione ed il riferimento; dall’equazione (2.11) si avrà allora per il riferimento:<br />

ρ0Vg<br />

γ 0 =<br />

n π r<br />

da cui: Vg γ0n0<br />

=<br />

2πrρ<br />

(2.12)<br />

ed infine:<br />

Formazione di bolle<br />

0 2<br />

γ=γ<br />

0<br />

n0<br />

n<br />

ρ<br />

0<br />

ρ .<br />

ρ 0<br />

(2.13)<br />

La tensione superficiale è anche responsabile delle dimensioni delle bolle, delle cavità e<br />

delle gocce nei liquidi. Diciamo bolla una regione in cui il vapore misto ad aria è<br />

intrappolato in una pellicola di liquido; una cavità è una lacuna all’interno di un liquido<br />

piena di vapore; una gocciolina, infine, è un volume minuscolo di liquido in equilibrio con<br />

il vapore che la circonda. Consideriamo infatti una cavità sferica di volume<br />

superficie<br />

s r<br />

4<br />

v r<br />

3<br />

3<br />

= π e<br />

2<br />

= 4π<br />

e supponiamo di insufflare dentro una leggera sovrapressione tale da<br />

determinare un aumento infinitesimo del raggio della cavità dr.<br />

Il lavoro compiuto nell’espansione può essere scritto come −Pintdv, o, considerando che esso è<br />

compiuto contro le forze di pressione esterna e di tensione superficiale, come ( − d −γd<br />

)<br />

Eguagliando le due espressioni e ponendo = π 2<br />

dv 4 r dr<br />

e ds= 8πrdrsi ottiene:<br />

( P P )<br />

int est 4<br />

2<br />

− π<br />

P v s .<br />

r dr =γ8πr dr (2.14)<br />

da cui si ricava:<br />

2γ<br />

Pint − Pest<br />

= (2.15)<br />

r<br />

Che è detta Equazione di Young <strong>–</strong> Laplace. L’eq. (2.15) sta a indicare che affinchè la cavità<br />

si mantenga in equilibrio occorre che al suo interno vi sia una pressione superiore a quella<br />

esterna, altrimenti collassa. Il gradiente di pressione deve essere tanto più grande quanto<br />

più la cavità è piccola (r piccolo). In generale si può affermare che la pressione è sempre<br />

maggiore laddove la superficie è concava. Questo effetto è anche alla base dei fenomeni di<br />

capillarità. Se invece consideriamo una bolla che anziché formarsi all’interno di un liquido<br />

est

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