IL MAGNIFICAT di Don ALBERIONE - Parrocchia S. Maria Regina ...
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SECONDA EDIZIONE - <strong>Maria</strong> è E<strong>di</strong>trice del Verbo umanizzato: E<strong>di</strong><strong>di</strong>t<br />
Salvatorem. Perciò <strong>Maria</strong> è anche Madre, Maestra e <strong>Regina</strong> degli E<strong>di</strong>tori e<br />
delle e<strong>di</strong>zioni...<br />
13. Supplica onnipotente<br />
«O <strong>Maria</strong>, mia sola speranza,<br />
volgete il Vostro sguardo pietoso<br />
sul più indegno dei Vostri figli<br />
La Vostra potenza presso Dio<br />
e la Vostra bontà per i più miseri<br />
mi danno speranza contro ogni speranza.<br />
Formate una nuova classe <strong>di</strong> figli<br />
che amate, soccorrete, portate a salvezza.<br />
Sarà la classe composta dai peccatori più indegni,<br />
quella in cui sovrabbondò la malizia<br />
dove aveva sovrabbondato la luce e la grazia.<br />
Mettetevi la povera anima mia.<br />
Avrete un nuovo titolo dì gloria eterna<br />
Voi e il Vostro Figlio Gesù.<br />
Sarà un pro<strong>di</strong>gio inau<strong>di</strong>to nei secoli passati<br />
Mi rifugio in Voi, nel Vostro cuore,<br />
o <strong>Maria</strong>, Madre, Maestra e <strong>Regina</strong>. Amen».<br />
Ed ecco alcune sottolineature a questa preghiera breve del Fondatore della<br />
Famiglia Paolina.<br />
Scritta il 23 Ottobre 1951, questa preghiera riflette una situazione<br />
particolare nella sua vita. Dal Diario del suo Segretario appren<strong>di</strong>amo che in<br />
quei giorni «il Primo Maestro è pensieroso e triste», a motivo <strong>di</strong> defezioni e<br />
crisi <strong>di</strong> Fratelli, ch’egli raccomanda ai rispettivi Superiori con toccanti<br />
espressioni <strong>di</strong> solidarietà: per esempio, al Superiore <strong>di</strong> Casa Madre in Alba<br />
scrive: «Ti prego <strong>di</strong> aiutare fraternamente F.B. ... Ognuno in vita porta il suo<br />
peso»; e a un altro Superiore: «Ti prego <strong>di</strong> vigilare e pregare anche per...».<br />
E pare che lo angustiasse non poco, fino a privarlo del sonno, una <strong>di</strong>sperata<br />
situazione economica, sfuggita <strong>di</strong> mano e gravida <strong>di</strong> minacce [...].<br />
La presente Supplica onnipotente s’inserisce così nella più genuina<br />
tra<strong>di</strong>zione biblica della “confessione delle colpe” da parte del Profeta o del<br />
Sommo Sacerdote, a nome <strong>di</strong> tutto il popolo [cfr. Bar 1,5-22; Dan 9,3-19]. Ma<br />
essa esprime anche l’esperienza della liturgia cristiana, che ad ogni supplica –<br />
e alla stessa Celebrazione eucaristica – fa precedere l’atto penitenziale, per<br />
togliere ogni ostacolo al dono da ricevere.<br />
Qui non si esprimono particolari petizioni alla Vergine, ma un grande atto<br />
<strong>di</strong> speranza, che si articola su due modulazioni: propiziazione e fiducia<br />
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