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IL MAGNIFICAT di Don ALBERIONE - Parrocchia S. Maria Regina ...

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tutti gli anni alla stessa scuola? Sì, tutti gli anni le stesse cose, ma insegnate in<br />

un crescendo continuo e completo, secondo il metodo ciclico, in modo che le<br />

verità <strong>di</strong> Gesù rimangano impresse nell’anima fedele che me<strong>di</strong>ta e se ne nutre,<br />

come faceva la Madonna che “da parte sua conservava tutte queste cose,<br />

me<strong>di</strong>tandole nel suo cuore”» (Pre<strong>di</strong>che lle Suore Pastorlle III, 97).<br />

«[Come alle Nozze <strong>di</strong> Cana, invochiamo così la Vergine]: “O <strong>Maria</strong>, <strong>di</strong>te a<br />

Gesù: Non hanno più vino! (cfr. Gv 2,3s): non hanno volontà generosa, ma<br />

hanno dell’acqua nelle vene; la prima <strong>di</strong>fficoltà li spaventa. Cambia<br />

quest’acqua in vino generoso; già troppo vino debolissimo han bevuto<br />

sinora...”» (Taccuino personale, 1913-1916 ca.).<br />

«[Trasfigurazione]: quando l’anima si stu<strong>di</strong>a <strong>di</strong> far vivere in sé Gesù Cristo,<br />

ecco che <strong>di</strong>viene gra<strong>di</strong>ta al Padre e il Padre celeste vede in quell’anima<br />

un’immagine del Figlio suo: “Questi è il mio Figlio <strong>di</strong>letto...”. Dobbiamo<br />

<strong>di</strong>ventare immagini <strong>di</strong> Gesù. Immagini viventi, non una statua, un foglio <strong>di</strong><br />

carta o una tela, ma immagini viventi <strong>di</strong> Gesù, fino a poter <strong>di</strong>re: “Vive in me<br />

Gesù Cristo” (Gal 2,20)» (Pre<strong>di</strong>che alle Pie Discepole, 1958, 207).<br />

«[La nostra Via Crucis, quarto mistero del dolore]: vogliamo essere veri<br />

<strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Gesù? Seguiamolo nella via regia della santa Croce. Cioè:<br />

rinunziamo a noi stessi, pren<strong>di</strong>amo la croce, seguiamo Gesù...[...].<br />

L’apostolato della sofferenza è l’apostolato più efficace. Gesù ci salvò con la<br />

pre<strong>di</strong>cazione, con i miracoli, ma soprattutto ci salvò con la Croce» (Pre<strong>di</strong>che<br />

alle Pie Discepole, 1946-1947,341-344).<br />

«[Crocifissione <strong>di</strong> Gesù]: una tenerezza speciale d’amore è scesa nel cuore<br />

<strong>di</strong> <strong>Maria</strong> ai pie<strong>di</strong> della Croce. Ella ha veduto in quel giorno quanto è preziosa<br />

un’anima, quanto è cara al cuore <strong>di</strong> Dio, se Dio, per riaverla, spende tutto il<br />

suo sangue. E rimasta bene scolpita nell’anima <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> la sete <strong>di</strong>vina <strong>di</strong> Gesù<br />

pendente dalla Croce, quando <strong>di</strong>ceva, parlando specialmente <strong>di</strong> sete<br />

spirituale: “Ho sete!”. <strong>Maria</strong> ci accolse in quel giorno come figli adottivi... Ella,<br />

che era la madre del ‘primogenito tra molti fratelli’, <strong>di</strong>venne anche la madre<br />

dei fratelli minori, che siamo noi. Beati i figli <strong>di</strong> una tanta madre!...» (Unione<br />

Cooperatori Buona Stampa, 20 aprile 1926).<br />

«[Risurrezione <strong>di</strong> Cristo, Pasqua del Signore]: san Paolo, per esprimere<br />

l’ineffabile realtà dell’incorporazione del cristiano alla vita <strong>di</strong>vina, ha coniato<br />

parole nuove, anche se ancora inadeguate: “Noi siamo morti con Cristo -<br />

commortur (Tm 2, 11); “noi siamo stati sepolti con lui - consepulti” (Rm 6,4);<br />

“con lui siamo risuscitati - conresuscitati (Ef 2, 6); “e con lui regneremo<br />

eternamente - nos consedere fecit” (Ef 2, 6). Tutti gli esercizi <strong>di</strong> pietà sono<br />

mezzi per incorporarci con Cristo: ma il mezzo più <strong>di</strong>retto è la vita eucaristica,<br />

[memoriale della Pasqua del Signore]» (San Paolo, giugno-luglio 1963).<br />

«[Pentecoste, terzo mistero della gloria]: <strong>Maria</strong> portò sulle sue braccia la<br />

Chiesa nascente. Ella guidò gli Apostoli nella preghiera, là nel Cenacolo, in<br />

attesa dello Spirito Santo che sollecitò dal Cielo con le sue suppliche. E fu<br />

partecipe dei doni che lo Spirito Santo <strong>di</strong>ede agli Apostoli; anzi, ne fu<br />

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