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IL MAGNIFICAT di Don ALBERIONE - Parrocchia S. Maria Regina ...

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estensione della Chiesa, l’opera degli Apostoli. A <strong>Maria</strong> chiedere la speranza<br />

cristiana.<br />

3. La <strong>di</strong>scesa dello Spirito Santo su <strong>Maria</strong> Vergine e sugli Apostoli: <strong>Maria</strong><br />

visse <strong>di</strong> carità: verso Dio e verso il prossimo; ma nel Cenacolo, alla venuta<br />

dello Spirito Santo, il suo amore a Dio e alle anime <strong>di</strong>venne fiamma <strong>di</strong> calore<br />

e luce. A <strong>Maria</strong> chiedere la carità.<br />

4. L’Assunzione <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> Vergine in Cielo: <strong>Maria</strong> visse in attesa <strong>di</strong> andare a<br />

Dio, suo amore. Terminato il viaggio della vita, venne assunta in anima e<br />

corpo al Cielo. Chiedere a <strong>Maria</strong> la grazia <strong>di</strong> considerare spesso i Novissimi:<br />

morte, giu<strong>di</strong>zio, eternità del Para<strong>di</strong>so e l’Inferno.<br />

5. L’Incoronazione della Vergine nella gloria degli Angeli e dei Santi:<br />

<strong>Maria</strong> incoronata <strong>Regina</strong> è costituita tesoriera, amministratrice,<br />

<strong>di</strong>stributrice delle grazie del Padre, delle virtù del Figlio, dei doni dello<br />

Spirito Santo. Vivere la vera devozione a <strong>Maria</strong>: conoscerla, amarla,<br />

imitarla, zelarne l’amore.<br />

Cosa aggiungere a questa ricchezza <strong>di</strong> grazia legata alla corona del Rosario,<br />

così come la intendeva il beato Giacomo Alberione? Solo una considerazione,<br />

desunta dall’espressione del beato Papa Giovanni XXIII che l’Alberione<br />

riporta, nel citato articolo del San Paolo [“Perché il Rosario ha tanto<br />

potere?”]: «Nel Rosario, per ogni decina <strong>di</strong> Ave, <strong>Maria</strong> ecco un quadro, e per<br />

ogni quadro un triplice accento, che è al tempo stesso contemplazione<br />

mistica, riflessione intima e intenzione pia».<br />

Era il modo <strong>di</strong> concepire e vivere il Rosario del beato Giacomo Alberione:<br />

«dai misteri al Mistero, attraverso la via, <strong>Maria</strong>», come avrebbe scritto papa<br />

Giovanni Paolo II nella Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariæ (Ibid., n.<br />

24).<br />

2. VADEMECUM ALBERIONIANO SUL ROSARIO<br />

Dopo avere ricordato i due “formulari <strong>di</strong> Rosario” composti da <strong>Don</strong><br />

Alberione, vogliamo ora arricchire il <strong>di</strong>scorso sul rapporto fra il nostro Beato e<br />

il Santo Rosario, raccogliendo il suo insegnamento su questa pia pratica, e<br />

quasi riproponendo qui un vademecum alberioniano sul Rosario.<br />

1. Parlando del doppio formulario che l’Alberione ha proposto del Rosario<br />

[quello a <strong>Maria</strong> <strong>Regina</strong> degli Apostoli e quello alla Mater <strong>di</strong>vinæ gratiæ],<br />

abbiamo scritto che il Rosario alberioniano, così ricco <strong>di</strong> riferimenti biblici e<br />

teologici, inculcato e me<strong>di</strong>tato fin dai primissimi giorni <strong>di</strong> vita in Istituto, è<br />

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