IL MAGNIFICAT di Don ALBERIONE - Parrocchia S. Maria Regina ...
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Ora, è proprio questa visione mariologica dell’universale maternità<br />
spirituale <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> l’aspetto più originale e più alto dell’insegnamento<br />
dell’Alberione.<br />
«In questo senso – ricorda ancora Rosario Esposito, citando l’opuscolo<br />
alberioniano <strong>Maria</strong> Discepola e Maestra, pubblicato nel 1959 e riprodotto nel<br />
Carissimi in San Paolo, alle pagine 1331-1352 –, riportandosi all’opera che la<br />
Madonna svolge attualmente a favore dell’umanità, l’Alberione scrive: “Ora<br />
<strong>Maria</strong>, assunta in Cielo, si affissa con l’occhio e la mente nell’essenza <strong>di</strong>vina,<br />
in eterna beatitu<strong>di</strong>ne. Vede Dio e in Dio i misteri <strong>di</strong> grazia, tutte le creature,<br />
ognuno <strong>di</strong> noi in particolare. E là come me<strong>di</strong>atrice universale...<br />
Quando Gesù <strong>di</strong>sse a Giovanni, prima <strong>di</strong> morire: Ecco tua Madre, lo <strong>di</strong>sse<br />
perché da quel momento doveva avere inizio un compito nuovo e<br />
importantissimo, quello cioè <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare Madre spirituale <strong>di</strong> tutti gli<br />
uomini» (cfr. o.c, pag. 117).<br />
Cristo - Vita del mondo<br />
<strong>Maria</strong> - Madre dell’umanità<br />
Il titolo <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> Madre, Maestra e <strong>Regina</strong> dell’umanità, in<br />
corrispondenza con la spiritualità alberioniana <strong>di</strong> Cristo Maestro, Vita, Verità<br />
e Via del mondo, <strong>di</strong>ce come la funzione della Santa Vergine sia finalizzata alla<br />
crescita spirituale del genere umano.<br />
Fra le tante espressioni in merito, dell’Alberione viene ricordata una<br />
pre<strong>di</strong>ca da lui rivolta alle suore Pie Discepole del Divin Maestro, il 26 gennaio<br />
1964: «Pregare <strong>Maria</strong> per la Chiesa affinché cresca, viva, porti la salvezza a<br />
tutto il genere umano. <strong>Maria</strong> esempio <strong>di</strong> santità per l’umanità, per tutti i<br />
cristiani, e <strong>Maria</strong> me<strong>di</strong>atrice della grazia per tutti» (cfr. Reg. Nastro n. 70/e,<br />
num. marginale 26 nella trascrizione).<br />
Non <strong>di</strong>versamente, nella Coroncina a <strong>Maria</strong> <strong>Regina</strong> degli Apostoli, la<br />
preghiera mariana più raccomandata agli Istituti della Famiglia Paolina, <strong>Don</strong><br />
Alberione così si rivolge alla Madonna: «O <strong>Maria</strong>, <strong>Regina</strong> degli Angeli tutti,<br />
piena <strong>di</strong> grazia..., ricorda il doloroso e solenne istante in cui il moribondo<br />
Gesù dalla Croce ti donò per figlio Giovanni, e in lui tutti gli uomini e<br />
specialmente tutti gli apostoli...».<br />
Questo rapporto, fra il titolo ‘ufficiale’ del Santuario – de<strong>di</strong>cato a <strong>Maria</strong><br />
<strong>Regina</strong> Apostolorum – e il titolo <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> Mater humanitatis, è costante nella<br />
mariologia alberioniana, come abbiamo già avuto modo <strong>di</strong> notare.<br />
È un <strong>di</strong>scorso che riprenderemo qui <strong>di</strong> seguito, in riferimento alla parte<br />
centrale dell’affresco della cupola. Qui preme sottolineare, intanto, quello<br />
svolgimento tematico in forza del quale, dal primo dogma mariano della<br />
Maternità <strong>di</strong>vina <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> [espresso nell’iconografia <strong>di</strong> un ‘pennacchio’ della<br />
cupola] si passi al ‘dogma’ non proclamato, ma dall’Alberione certamente<br />
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