IL MAGNIFICAT di Don ALBERIONE - Parrocchia S. Maria Regina ...
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Richiamandosi a un pensiero espresso dal sacerdote paolino Giovanni<br />
Roatta nel suo stu<strong>di</strong>o su Gesù Maestro (cfr. pp. 342-343), l’Alberione così<br />
ricapitola la collocazione teologica e pedagogica della Madonna; «Esemplare<br />
perfetto del “<strong>di</strong>scepolato”. <strong>Maria</strong> <strong>di</strong>viene l’esemplare perfetto del “magistero”<br />
accanto al suo Figlio Gesù. C’è un vivo rapporto tra <strong>Maria</strong> SS. e il Maestro<br />
dell’umanità.<br />
Divenuta Madre <strong>di</strong> Cristo, dopo esserne stata la “<strong>di</strong>scepola” perfettissima,<br />
ella è <strong>di</strong>venuta a sua volta Maestra <strong>di</strong> Cristo, secondo la bella espressione <strong>di</strong><br />
sant’Efrem: “Ave, o <strong>Maria</strong>, che hai educato il Cristo misericor<strong>di</strong>osissimo<br />
creatore <strong>di</strong> ogni cosa, il dolcissimo Signore nostro Gesù, educatore e<br />
formatore <strong>di</strong> tutto il mondo”.<br />
È per questo che si va a Gesù Maestro attraverso <strong>Maria</strong>, la vera Maestra<br />
dell’umanità, in quanto educatrice <strong>di</strong> Gesù. Di qui la creazione <strong>di</strong> un caldo<br />
ambiente mariano nel quale si fosse perfettamente <strong>di</strong>sposti all’incontro con<br />
Gesù Cristo» (cfr. CISP 1351).<br />
Il brano sopra citato è parte dell’opuscolo XI [nella classificazione del<br />
volume Carissimi in San Paolo] che contiene quanto <strong>Don</strong> Alberione scrisse<br />
sul Bollettino San Paolo <strong>di</strong> Novembre-Dicembre 1959, titolando: <strong>Maria</strong>,<br />
<strong>di</strong>scepola e maestra.<br />
Discorso essenziale alla comprensione della spiritualità paolinoalberioniana,<br />
incentrata su Gesù Maestro.<br />
Il beato Giacomo Alberione introduce così l’argomento:<br />
«La nostra devozione a Gesù Maestro verrà perfezionata se preparata e<br />
preceduta dalla devozione a <strong>Maria</strong> Maestra.<br />
Leone XIII, nell’Enciclica Adjutricem populi christiani (1895), scrive: “...<br />
con piena verità <strong>Maria</strong> dev’essere considerata Madre della Chiesa, Maestra e<br />
<strong>Regina</strong> degli Apostoli, ai quali impartì anche quei <strong>di</strong>vini oracoli ch’Ella<br />
conservava nel suo cuore”. Dunque, <strong>Maria</strong> Maestra. Se si <strong>di</strong>ce “per <strong>Maria</strong>m<br />
ad Jesum”, sarà pure degna la frase “per <strong>Maria</strong>m Magistram ad Jesum<br />
Magistrum”. Prima fu alunna, poi Maestra, poi Madre e tutrice dei Maestri.<br />
Il concetto pieno e comprensivo <strong>di</strong> Maestro in riguardo ad ogni uomo e<br />
all’intera umanità, per un’elevazione umana e soprannaturale, è incarnato nel<br />
Cristo: “Io sono la Via, la Verità e la Vita” (Gv 14, 6). San Leone Magno<br />
scrive: “Invano ci <strong>di</strong>remmo Cristiani se non ci conformassimo a Gesù Cristo, il<br />
quale si è <strong>di</strong>chiarato Via, perché la vita del Maestro <strong>di</strong>venisse forma al<br />
<strong>di</strong>scepolo”. Ugualmente santa Caterina da Siena.<br />
Così l’Enciclica Divini illius Magistri <strong>di</strong> Pio XI: “Poiché l’educazione<br />
consiste essenzialmente nella formazione dell’uomo [...] è chiaro che<br />
nell’or<strong>di</strong>ne presente <strong>di</strong> Provvidenza [...], dopo cioè che Dio si è rivelato al<br />
Figlio suo Unigenito, che solo è Via, Verità e Vita, non vi può essere adeguata<br />
e perfetta educazione che nell’educazione cristiana”...<br />
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