IL MAGNIFICAT di Don ALBERIONE - Parrocchia S. Maria Regina ...
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A guerra finita, già nel 1946 iniziarono i lavori <strong>di</strong> sterro per le fondamenta<br />
del Santuario che ebbe la sua consacrazione il 29-30 novembre 1954, all’inizio<br />
della Novena conclusiva del primo Anno <strong>Maria</strong>no della storia della Chiesa.<br />
Dinamica mariana per il nostro tempo<br />
Sarebbe interessante approfon<strong>di</strong>re il <strong>di</strong>scorso del nesso tra le origini della<br />
rivista Madre <strong>di</strong> Dio e del Santuario de<strong>di</strong>cato alla <strong>Regina</strong> degli Apostoli. Di<br />
certo, non è soltanto un nesso temporale, legato al XV Centenario del Concilio<br />
<strong>di</strong> Efeso. Pare, piuttosto, che queste due realizzazioni apostoliche siano parte<br />
<strong>di</strong> quel progetto unitario <strong>di</strong> spiritualità mariana che sta al centro del pensiero<br />
e dell’opera alberioniani.<br />
Con gli appunti dell’opuscolo manoscritto del 1947 “Via humanitatis, storia<br />
della Salvezza”, che esprimono il vertice della mariologia dell’Alberione, la<br />
rivista Madre <strong>di</strong> Dio e il Santuario della <strong>Regina</strong> degli Apostoli costituiscono<br />
una specie <strong>di</strong> trilogia del Magnificat del Fondatore della Famiglia Paolina.<br />
Ma nel quadro delle gran<strong>di</strong> opere in onore della Madonna e dei numerosi<br />
scritti dell’Alberione de<strong>di</strong>cati alla Vergine, resta da focalizzare la ragione <strong>di</strong><br />
fondo dell’affidamento specifico della Famiglia Paolina alla <strong>Regina</strong> degli<br />
Apostoli.<br />
Esaminando alcune centinaia <strong>di</strong> brani alberioniani sulla Madonna in un<br />
“Quaderno <strong>di</strong> Spiritualità” del 1973, G. Roatta ne riassumeva il pensiero con la<br />
espressione: «<strong>Regina</strong> degli Apostoli: <strong>di</strong>namica mariana per il nostro tempo».<br />
E argomentava: dare al mondo Gesù, missione essenziale <strong>di</strong> <strong>Maria</strong>, è la<br />
missione essenziale della Chiesa, che continua a incarnarsi in uomini e donne<br />
– sacerdoti, religiosi, laici – che nella Chiesa accettano <strong>di</strong> operare attivamente<br />
per chiamare tutti a salvezza.<br />
Qui sta la “inesauribile <strong>di</strong>namica mariana per il nostro tempo”, in cui il<br />
riferimento a <strong>Maria</strong> <strong>Regina</strong> degli Apostoli si fa più insistente e più universale:<br />
Il Concilio Vaticano II ne ha proposto specificamente il titolo e il modello<br />
operativo a tutti i sacerdoti (cfr. PO 18), a tutti i missionari (cfr. AG 42), a tutti<br />
i laici impegnati nell’apostolato (cfr. AA4).<br />
<strong>Don</strong> Alberione aveva fatto questa scelta all’inizio del secolo, e vi aveva<br />
orientato con sommo impegno la sua Famiglia religiosa. Egli assicura che<br />
questa è l’ora della <strong>Regina</strong> degli Apostoli, e ai suoi <strong>di</strong>scepoli, figli e figlie, dà<br />
precisa incombenza <strong>di</strong> portarne il messaggio semplice e <strong>di</strong>namico in tutto il<br />
mondo.<br />
Durante un corso <strong>di</strong> Esercizi Spirituali tenuto nell’aprile 1960 <strong>di</strong>ceva, ad<br />
esempio: «Questa è l’ora della <strong>Regina</strong> Apostolorum. [...] Occorre rifare il<br />
mondo dalle fondamenta – come <strong>di</strong>sse Pio XII – ma nei momenti <strong>di</strong>fficili<br />
sempre interviene <strong>Maria</strong>. È l’ora <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> invocata col titolo <strong>Regina</strong><br />
Apostolorum» (cfr. UPS, IV, 267).<br />
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