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IL MAGNIFICAT di Don ALBERIONE - Parrocchia S. Maria Regina ...

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arricchita in modo più eccellente. E la Chiesa cominciò a <strong>di</strong>latarsi e subito<br />

cominciarono le persecuzioni. <strong>Maria</strong> ebbe l’ufficio <strong>di</strong> illuminare gli Apostoli,<br />

<strong>di</strong> sostenerli nelle <strong>di</strong>fficoltà, <strong>di</strong> pregare costantemente per essi. <strong>Maria</strong> rimase<br />

come il Vangelo vissuto in mezzo alla Chiesa appena nata» (Pre<strong>di</strong>che alle Pie<br />

Discepole, 1958, 186).<br />

Dal volumetto “Con il cuore <strong>di</strong> Paolo - Alfabeto della santità” (Paoline<br />

E<strong>di</strong>toriale Libri, 2003), un mini-Vademecum <strong>di</strong> pensieri alberioniani:<br />

«Quando avete il cuore in subbuglio e siete tanto agitati, non parlate e non<br />

decidete. Recitate prima un Rosario perché la Madonna vi renda la pace!<br />

Vedrete poi subito chiaramente se si tratta solo <strong>di</strong> un piccolo bene<br />

mescolato a molte miserie e inganni» (Pre<strong>di</strong>che ine<strong>di</strong>te alle Figlie <strong>di</strong> San<br />

Paolo, 1929-1939).<br />

«Il santo Rosario è una catena, una cinghia che fa girare il nostro cuore su<br />

quello <strong>di</strong> Dio» (Pre<strong>di</strong>che ine<strong>di</strong>te alle Figlie <strong>di</strong> San Paolo, 1929-1939).<br />

«Il midollo, l’ossatura del Rosario è questa: che per <strong>Maria</strong> troviamo Gesù,<br />

come i pastori e i Magi» (Pre<strong>di</strong>che ine<strong>di</strong>te alle Figlie <strong>di</strong> San Paolo, 1929-<br />

1939).<br />

«Il Rosario è inesauribile e, perché sia ben detto, occorre me<strong>di</strong>tare i misteri.<br />

È utile ricavare da ogni mistero una verità da considerare, una virtù da<br />

praticare, una grazia da ottenere» (Oportet orare”, voi. 2, Alba 1940).<br />

«Chi sa ripetere devotamente la corona me<strong>di</strong>tando i misteri, attira su <strong>di</strong> sé<br />

una catena ininterrotta <strong>di</strong> grazie. La corona non è un ornamento, come può<br />

essere per una donna del mondo una collana... no! Essa è un monito»<br />

(Pre<strong>di</strong>che alle Suore Pastorelle 111.86).<br />

3. Un altro passo alberioniano sulla importanza del Rosario come “arma<br />

della vita [...] per assicurare alle anime la salvezza eterna” è tratto dalla<br />

raccolta <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>che rivolte alle suore <strong>di</strong> Gesù Buon Pastore:<br />

«Tutte le grazie <strong>di</strong> cui avete bisogno, potrete ottenerle con il Rosario. Il<br />

Rosario deve essere per voi una preghiera che supplisce a tante altre,<br />

soprattutto in questo tempo in cui è <strong>di</strong>fficile per voi avere con regolarità le<br />

funzioni religiose.<br />

Abbiate molta fede! Anche se foste nel deserto, c’è Gesù. Non importa<br />

esercitare una virtù o un’altra: si fa santo chi esercita l’amore.<br />

Beato chi sa amare Gesù senza cercare sod<strong>di</strong>sfazioni, ma esercitando<br />

unicamente la volontà <strong>di</strong> Dio. La santità è amare il Signore! E per mezzo<br />

della Madonna, l’amore per Gesù si fa più forte. Io sono persuaso che se<br />

nelle Parrocchie <strong>di</strong>ffonderete l’uso del Rosario e per voi stesse ne farete<br />

l’arma della vostra vita, sorgeranno anime elette.<br />

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