IL MAGNIFICAT di Don ALBERIONE - Parrocchia S. Maria Regina ...
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Capitolo IX<br />
<strong>IL</strong> SANTO ROSARIO<br />
La serie 2 a <strong>di</strong> riflessioni, sull’assunto che espressione della spiritualità<br />
mariana del Fondatore della Famiglia Paolina sono anzitutto le Preghiere a<br />
<strong>Maria</strong> da lui composte e inculcate, ci porta a considerare il rapporto <strong>di</strong> <strong>Don</strong><br />
Alberione con il Santo Rosario, analizzando intanto, nei due suoi formulari <strong>di</strong><br />
questa preghiera mariana, come lui lo ha interpretato, adattandolo alla sua<br />
specifica mariologia.<br />
I. DUE FORMULARI DI ROSARIO<br />
Se la Coroncina può essere considerata come una ‘sintesi’ del Rosario<br />
alberioniano, non c’è dubbio che il Rosario intero è sempre stato considerato<br />
dall’Alberione una “forma privilegiata <strong>di</strong> pietà paolina”: «Il Rosario – scriveva<br />
nel <strong>di</strong>cembre 1940 – è utile per le anime che hanno gran<strong>di</strong> ideali da<br />
raggiungere; aiuta le anime che hanno gravi doveri da compiere, è un<br />
ricostituente spirituale per ogni male». E, ancora, durante un Corso <strong>di</strong><br />
Esercizi Spirituali tenuto alle Figlie <strong>di</strong> San Paolo negli Stati Uniti, nel 1952,<br />
<strong>di</strong>ceva: «La nostra vita è un po’ come i misteri del Rosario. E chi <strong>di</strong>ce il<br />
Rosario, generalmente ha questo frutto: lasciare nell’anima il vero concetto<br />
della vita». Ne vedeva la grande utilità: «Il Rosario istruisce e vivifica la fede.<br />
Il Rosario è guida alla vita cristiana. Il Rosario ottiene grazie spirituali e<br />
materiali per l’in<strong>di</strong>viduo, la società e l’intera umanità» (cfr. San Paolo,<br />
Aprile 1969: Perché il Rosario ha tanto potere?, in CISP (1971), pag. 1461).<br />
Nella premessa all’enunciazione dei singoli misteri [come qui <strong>di</strong> seguito<br />
specificato] <strong>Don</strong> Alberione ha scritto, fra l’altro, nel Libro delle Preghiere: «Si<br />
reciti almeno una terza parte ogni giorno; meglio due parti; cosa ottima<br />
recitarlo per intero. Abbiate la corona benedetta con voi, giorno e notte;<br />
pre<strong>di</strong>cate e zelate il Rosario».<br />
In questo Libro delle Preghiere sono riportate le formulazioni dei singoli<br />
misteri, dove sono in<strong>di</strong>cate come delle “corsie preferenziali” per la riflessione<br />
proposta dall’Alberione.<br />
Lo schema <strong>di</strong> ciascuno dei 15 misteri [del Rosario tra<strong>di</strong>zionale] è così<br />
strutturato:<br />
a) enunciazione del mistero<br />
b) spunti <strong>di</strong> riflessione.<br />
Gesù nel Rosario, <strong>Maria</strong> nel Rosario, Frutto, Intenzione, Parole,<br />
Eucaristia, Amor puro.<br />
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