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Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione

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impegni verso il sistema lavorativo e verso il territorio<br />

valore:<br />

Reciprocità<br />

Il sistema organizzativo,<br />

compatibilmente con la complessità<br />

e la mutevolezza <strong>del</strong>lo<br />

scenario politico e sociale,<br />

deve impegnarsi a fornire indirizzi<br />

e obiettivi gestionali in<br />

maniera il più possibile univoca<br />

e non contraddittoria.<br />

Deve aiutare le singole persone<br />

a comprendere la loro<br />

collocazione all’interno <strong>del</strong>la<br />

“casa lavorativa”, a maturare<br />

la piena consapevolezza <strong>del</strong><br />

loro ruolo, facilitando l’individuazione<br />

<strong>del</strong>le reciproche<br />

responsabilità.<br />

Il primo fattore di successo<br />

di qualsiasi organizzazione è<br />

l’adesione convinta, fattiva e<br />

non soltanto formale, al proprio<br />

patrimonio di valori.<br />

104<br />

14 Persone - Sistema<br />

Sistema - Persone<br />

14.1 Ricevere dal sistema<br />

Si fatica a capire la logica complessiva <strong>del</strong> sistema. E il<br />

ruolo che si gioca in essa. In che misura tu sei utile in quel<br />

contesto lì? A che cosa servi? Ecco dov’è il sistema, nelle<br />

relazioni che tengono insieme le parti! Timbrare quattro<br />

fogli, bucare quattro chiappe o inoculare una mucca e<br />

basta si può fare, ma vissuta in questo modo la vita lavorativa<br />

è davvero triste…<br />

Parlando di etica bisogna parlare in primo luogo di trasparenza<br />

e di chiarezza. Diventare una grande azienda significa<br />

far fatica ad avere dei punti di riferimento, non solo<br />

per chi lavora in Servizi che vengo accorpati, ma anche<br />

per gli altri, perché non si sa più a chi rivolgersi. Il sistema<br />

organizzativo rischia di diventare una specie di labirinto in<br />

cui ci si perde.<br />

Io sovente identifico il sistema come un enorme moloch<br />

di cui fatico davvero a capire le linee guida e che mi lancia<br />

solo questo continuo messaggio: “È così e non si può fare<br />

altrimenti”.<br />

È capitato che dopo giorni e giorni di completo<br />

blackout informatico, non sapessi proprio che cosa fare.<br />

Ho davanti la persona, il paziente… Che gli dico? Vorrei<br />

che il sistema mi aiutasse a fare il mio lavoro, invece talvolta<br />

lo vedo come un nemico. Penso: “Che cosa escogiterà<br />

oggi per complicarmi la vita?”. Perché un po’ tutti i<br />

giorni ce n’è una… Ad esempio mi chiedo: ma è proprio<br />

necessario cambiare così tanti sistemi operativi in così<br />

pochi anni? Magari sì, magari è anche necessario, però<br />

nessuno il perché me lo ha mai spiegato.<br />

Mi aspetto che la Carta Etica aiuti i vertici <strong>del</strong>l’Azienda<br />

nell’allocare le risorse disponibili mettendo tra i suoi criteri<br />

di scelta anche i valori in essa presenti. Caricare di valenze<br />

etiche le scelte aziendali sarebbe di grande vantaggio<br />

per il lavoro di tutti!<br />

Per chi crede in certi valori il rischio è la frustrazione<br />

continua. Alla lunga si ricade nella morale personale, cioè

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