Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione

1.2 Parole scritte che curano
Io so quanto soffro come utente quando vado in qualche
ufficio del mio Comune di residenza. Mi dicono:
“Ha preso il numero?” “Porca miseria, non l’ho visto,
non c’era nemmeno un cartello!”
Il problema è che non funziona come dovrebbe la comunicazione
spicciola, quella sulle cose più ovvie. Per
esempio, dove lavoro io c’è un poliambulatorio, la mia
stanza è l’ultima in fondo. Non è un ufficio aperto al pubblico,
ma la porta è sempre aperta. Sono al quarto piano,
ma mi arrivano lo stesso gli utenti che si sono persi per
chiedere informazioni. Ci sono cartelli che risalgono alla
disposizione dei reparti della vecchia ASL, è ovvio che la
gente si perde. In questi casi la prima porta aperta è l’ancora
di salvezza.
La gente arriva affannata, magari hanno portato un
parente che aveva problemi seri, chiedono dove fanno le
operazioni, “Non le fanno qui”, “Ma dove me l’hanno portato?”…
Sono persone che sono già in una situazione di
affanno e di agitazione, se ancora non riescono facilmente
a capire dove andare, vanno nel pallone…
Recentemente mi è capitato di entrare in una struttura
dove all’ingresso c’era un punto di accoglienza. Da lì partivano
una serie di percorsi, segnalati da linee colorate sul
pavimento, per cui semplicemente bastava seguire il colore
per arrivare a destinazione senza perdersi. L’impressione
che si aveva era quella di una struttura che si prende
cura di chi arriva.
Un giorno vedo un biglietto con la scritta “UFFICIO
CUP” e una freccia… Ma non si capiva quale direzione indicasse!
Sono poi passata qualche giorno dopo, avevano
spostato un po’ il biglietto: si erano resi conto che la gente
non riusciva proprio a trovarlo ‘sto CUP…
1.3 Spazi che curano
Il comunicare in modo non corretto o nel posto non
adatto una diagnosi infausta o addirittura una morte penso
che sia un modo di difesa utilizzato da chi non è in grado
di gestire questa situazione. È un modo per rimuovere
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La cartellonistica ha solo funzioni
informative o contiene
una esplicita proposta di relazione
rivolta all’utenza?
Un’indicazione, presente o
assente, scritta in un modo
piuttosto che in un altro, curata
o meno, dice molto della
considerazione che la struttura
nutre per chi vi arriva.
Cura