Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione

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90 Arcimboldo, Ritratto di Rodolfo II in veste di Vertumno, 1591 Dietro l’aspetto stravagante e bizzarro del ritratto si nasconde una precisa allegoria. Vertumno è il dio delle mutazioni e si credeva potesse trasformarsi in qualsiasi cosa volesse. È inoltre il dio del mutamento e delle stagioni: i vegetali che compongono il ritratto appartengono a tutti i periodi dell’anno, a significare totalità e completezza.
Valore in gioco Complessità Il termine “complessità” deriva dal latino complector che significa “tenere insieme più cose”, “abbracciare”. A quale complessità ci riferiamo pensando alla nostra vita professionale? Complessità della propria identità. Possiamo pensare la nostra personale identità lavorativa e quella dell’organizzazione per cui lavoriamo come qualcosa di statico e di immodificabile. Oppure come qualcosa che si può - forse si deve - modificare, qualcosa che si va formando grazie all’incontro con altre identità. Collegare le due prospettive è possibile. Il passato, senza diventare una gabbia soffocante, può darci coerenza e aiutarci a mantenere la direzione di marcia; l’incontro con la diversità ci fornisce il senso della nostra intersoggettività, della costitutiva relazionalità di ciò che siamo e che facciamo. Complessità prospettica. Occorre evitare la miopia prospettica che ci fa apprezzare solo quanto è strettamente ravvicinato e al contempo evitare la trappola della presbiopia lavorativa che non limita la visione di ciò che è distante, ma ci impedisce di mettere a fuoco quanto è vicino. Complessità relazionale. Tutti coloro che sono coinvolti nei processi di Salute devono comprenderne la logica sottostante. Che è di carattere reticolare, fondata cioè su un sistema di strutture e di connessioni entro cui operano nodi capaci di cooperare in vista di obiettivi comuni. Il collegamento e l’integrazione con tutti gli attori del territorio coinvolti nei processi di Salute risulta essenziale a tal fine. Complessità 91 indirizzi etici organizzativi Va promossa, a tutti i livelli e in tutti i ruoli, la prospettiva glocale, vale a dire il modo di pensare in maniera allargata e globale, ma calando quanto elaborato nella specificità delle dimensioni locali. Va favorita la crescita di professionalità che, pur nel rispetto delle specializzazioni e delle specificità di settore, maturino uno sguardo panoramico sulle dinamiche e sui processi di Salute. Vanno favorite tutte le iniziative finalizzate al superamento di divisioni tra persone e tra Strutture, volte a rafforzare il senso di comune appartenenza. La sempre maggiore interazione tra ASL, Enti Locali e altri attori del territorio interessati a sviluppare progetti di Salute è da considerarsi obiettivo primario.
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