Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione

More documents

Recommendations

Info

impegni verso il sistema lavorativo e verso il territorio Ciascuno deve chiedersi non solo e non tanto che cosa l’Azienda può fare per lui, ma anche e soprattutto che cosa lui può fare per il sistema organizzativo in cui tutti dobbiamo essere attori responsabili. Occorre maturare, a tutti i livelli, il dovere etico di portare il proprio personale contributo per facilitare il buon funzionamento del sistema organizzativo. 106 14.2 Dare al sistema Lo sappiamo, le risorse sono limitate. Ad esempio in ospedale si trovano sempre poche carrozzelle. Ma è anche vero che chi le utilizza le deve riportare dove le ha prese! È un fatto di responsabilità verso se stessi e verso il sistema per cui si lavora. Occorre cercare di dare il meglio con le risorse disponibili, avendo riguardo per ciò che abbiamo a disposizione. Va a finire che io sul lavoro mi sento sminuito se mi devo occupare della carta igienica o se da chirurgo mi devo occupare della coperta per la paziente. Andiamo a lavorare con la pretesa che lì vada tutto bene, che tutto sia a posto. A casa ci preoccupiamo che queste cose funzionino, sul lavoro invece si pretende. Se mi serve un temperamatite e non c’è, mi lamento; ma il fatto che io abbia perso tre temperamatite nell’ultima settimana non mi importa… Abbiamo la possibilità di incidere sul sistema in molti modi. Noi ad esempio siamo quelli che consentono di avere il polso della situazione sanitaria: dobbiamo essere consapevoli che i dati che ci arrivano e che elaboriamo non sono i numeri di casa nostra, ma andranno a incidere sulle future decisioni politiche in ambito di intervento. Ci sono operatori che entrano in reparto e già non vedono l’ora di uscire: “Tanto alle 22 me ne vado, sia quel che sia...” E gran parte della loro permanenza è solo un trascinarsi fino alla fine del turno. Penso che la via da seguire sia che ciascuno si aspetti molto dal sistema e al contempo diventi più esigente con se stesso. Tempo fa ho iniziato a lavorare in un ospedale che all’epoca era un fiorellino. Nonostante questo, dopo pochi giorni mi è stato detto: “Rallenta, perché se no qui non c’è da fare per tutti”. Giocare sempre al risparmio: è una mentalità che nel Pubblico deve essere superata! L’autorevolezza del dipendente pubblico è minata da quelli che per troppo tempo hanno vissuto il lavoro nell’Ente Pubblico come un’occasione per farsi gli affari propri… Sovente ci dimentichiamo che il sistema è fatto anche di singole persone… Credo che ciascuno di noi sia
chiamato a vigilare sul proprio lavoro. Se uno ha voglia di spendersi, smuove le acque, non resta lì a fare piccolo cabotaggio, può sempre fare qualcosa di buono, per sé e per gli altri, ovunque si trovi a lavorare. Molto dipende dalla curiosità personale. Sono alla fine della mia carriera e mi chiedo se ho espresso tutto quello che potevo esprimere, ma mi sembra di no. Sento di avere ancora molto da dare e da esprimere, ma spesso gli altri non sono più interessati a “stare a sentire”. Chi della mia generazione ha scelto di fare l’operatore sociale, aveva ideali diversi; oggi invece si è più tecnici, ma più “ristretti”, senza quel desiderio di cogliere aspetti che esulano dalle competenze classiche. Reciprocità 107 In che cosa consiste la responsabilità morale verso se stessi ? Vigilare sul proprio lavoro significa impegnarsi a non lasciarlo inerte, farlo fruttare, considerarlo parte integrante della propria esistenza. Significa vivere con pienezza il tempo lavorativo lottando contro l’insignificanza e l’avvilimento dei gesti quotidiani. vedi 5.1
Page 2 and 3:
Coordinamento del progetto a cura d
Page 4 and 5:
Tutte le azioni che facciamo per tu
Page 6 and 7:
impegni verso i cittadini - pazient
Page 8 and 9:
La Carta: istruzioni per l’uso Ch
Page 10 and 11:
Di quale etica tratta la Carta? com
Page 12 and 13:
La Carta Etica in una prospettiva d
Page 14 and 15:
Page 16 and 17:
Page 18 and 19:
Page 20 and 21:
20 Overbeck, Sulamit e Maria (Itali
Page 22 and 23:
Page 24 and 25:
Page 26 and 27:
Page 28 and 29:
28 Ter Borch, Donna che spella una
Page 30 and 31:
Page 32 and 33:
Page 34 and 35:
34 Dejneka, Le operaie del tessile,
Page 36 and 37:
impegni verso tutte le persone valo
Page 38 and 39:
impegni verso tutte le persone In c
Page 40 and 41:
impegni verso tutte le persone Qual
Page 42 and 43:
42 Bruegel, Paesaggio con caduta di
Page 44 and 45:
Page 46 and 47:
Page 48 and 49:
48 Giotto, La nascita di Maria, 130
Page 50 and 51:
Page 52 and 53:
Page 54 and 55:
impegni verso tutte le persone rapp
Page 56 and 57: 56 Delacroix, La libertà che guida
Page 58 and 59: impegni verso tutte le persone Inte
Page 60 and 61: impegni verso tutte le persone Occo
Page 62 and 63: impegni verso tutte le persone Qual
Page 64 and 65: impegni verso tutte le persone L’
Page 66 and 67: 66 Bruegel, La parabola dei ciechi,
Page 68 and 69: impegni verso il nostro lavoro valo
Page 70 and 71: 70 Durer, Il cavaliere, la morte e
Page 74 and 75: impegni verso il nostro lavoro Che
Page 76 and 77: 76 Vermeer, La merlettaia, 1669 All
Page 80 and 81: impegni verso il nostro lavoro Un g
Page 82 and 83: 82 Bruegel, Le due scimmie, 1962 Du
Page 84 and 85: impegni verso il sistema lavorativo
Page 90 and 91: 90 Arcimboldo, Ritratto di Rodolfo
Page 96 and 97: 96 Vermeer, Il geografo, 1668 Il ge
Page 102 and 103: 102 Tiziano, Allegoria della pruden
Page 108 and 109: 108 Una mano sinistra disegna una m
Page 110 and 111: Le voci della Carta Gruppo di proge
Page 112: © A.S.L. TO3, in collaborazione co
show all

Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?