Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione

Riconoscimento
di vista dell’utente. La mia zona ha una natalità alta, dovuta
soprattutto agli extracomunitari, quindi persone che
hanno problemi linguistici. Cerco di venire loro incontro,
ma mi è stato detto che a essere gentile “perdevo tempo”.
Il punto è che io mi sento il biglietto da visita dell’Ente che
rappresento. Sono la sua faccia. Noi che rispondiamo al
telefono siamo la voce dell’Ente. Non mi sento solo una
“passacarte”. Ed è per questo che quando mi dicono che
sono “solo” un’amministrativa mi dispiace, mi dispiace
davvero molto…
La frase tipica del personale sanitario è “Se sbagliate
voi amministrativi, stracciate il foglio, se sbagliamo noi è
una cosa seria”.
Essere un Servizio al servizio della parte sanitaria non
penso voglia dire essere inutili. Sanitari e amministrativi
dovrebbero invece reciprocamente riconoscersi in un’ottica
di interazione e di integrazione.
Certo sta anche a noi comprendere il disagio dei sanitari
obiettivamente caricati di notevoli incombenze burocratiche,
cercare sempre di spiegare loro il perché delle
richieste che facciamo e delle risposte che diamo, evitare
di lamentarci se il timbro che è stato messo è quadrato e
non tondo come prescritto…
6.2 Riconoscere il lavoro svolto
Se dall’alto manca l’interesse autentico per le cose che
si fanno, per chi sta sotto diventa difficile andare avanti. Il
rapporto con la dirigenza può essere fonte di motivazione,
non tanto per l’aspetto monetario, ma in quanto occasione
di riconoscimento del proprio lavoro.
C’è chi pensa che riconoscere il lavoro svolto sia accessorio
in quanto le persone devono lavorare bene perché
questo è innanzi tutto il loro dovere e perché vengono
pagate per questo. È giusto, ma solo in parte. Soprattutto
è una prospettiva triste. Perché non riconoscere che qualsiasi
essere umano ha una vitale necessità di essere notato
e preso in considerazione dagli altri e che vive meglio
se ciò che fa viene debitamente valorizzato? Non siamo
automi, per fortuna!
Alle volte basterebbe una pacca sulla spalla e sentirsi
dire: “Brava, ottimo lavoro!” per essere incentivata.
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L’amministrativo è solo un
“passacarte”? Oppure può
contribuire a “far salute”?
Che abbia o meno una relazione
diretta con l’utenza, la
sua attività non incide forse
notevolmente sulla qualità
complessiva del servizio offerto?
Quale maturità di ruolo gli è
richiesta in vista di un fruttuoso
rapporto con i pazienti
e soprattutto con gli operatori
sanitari?
vedi 7.1 - 7.2
Il riconoscimento del lavoro
svolto è un elemento accessorio
della vita lavorativa?
vedi 5.3