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x - Fisica - Sapienza

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(1.10) Si tratta di confrontare la frazione di persone affette da X con la sua incertezza (dovuta alla<br />

limitatezza statistica del campione) con la stessa frazione per un campione di popolazione<br />

normale anch’esso con la sua incertezza. E’ cruciale in questo genere di cose la scelta dei<br />

campioni che devono essere “omogenei” perché siano assenti altri motivi di differenza.<br />

(1.11) ΔV = 3.69x10 3 cm 3 =3.69x10 -3 m 3 ; p = 1.2x10 6 Pa. Il lavoro é dunque L = 4.4 x 10 3 J.<br />

(1.12) L’intervallo di quasi certezza su ambedue le misure ripetute a distanza di un anno é 3x52μm<br />

/√1000 = 4.9 μm cioè é 10 volte più piccolo dello spostamento osservato. Dunque lo<br />

spostamento é decisamente significativo.<br />

(1.13) Dare al meglio il risultato della misura significa indicare la media come valore centrale e la<br />

deviazione standard campionaria della media come incertezza (eventualmente moltiplicando<br />

per 3 per dare un intervallo di quasi-certezza per la media). Per la misura in questione si<br />

ottiene: (914.1 ± 0.3) mm (lo 0.3 proviene dall’aver fatto 0.32/√100=0.32). In questo caso si<br />

ha una informazione in più sull’apparato di misura. Per utilizzarla occorre però fare delle<br />

ipotesi. C’è una scalibrazione di 2.6 mm oppure di un fattore 1.0026 (scalibrazione del 2.6<br />

permille). Dobbiamo quindi scegliere se applicare la correzione “additiva” (sottraendo 2.6<br />

mm) o “moltiplicativa” (dividendo per 1.0026). In entrambi i casi stiamo ipotizzando che a<br />

914 mm la scalibrazione sia la stessa che a 1000 ( a volte alcuni strumenti possono anche<br />

avere curve di calibrazioni “bizzarre”). Facendo questa ragionevole ipotesi si ha: (911.5±<br />

0.3) mm nel primo caso e (911.7± 0.3) mm nel secondo caso. I due risultati sono<br />

praticamente indistringuibili poiché 914é vicino a 1000. Tuttavia la correzione (una delle<br />

due) é significativa (maggiore dell’incertezza) e quindi va applicata.<br />

(1.14) Sul mio atlante (del 1992) trovo: abitanti Londra = 6.378x10 6 , abitanti Roma = 2.693x10 6 .<br />

Passo alle cartine dove stimo le superfici delle 2 città approssimandole a cerchi. Diametro<br />

cerchio Londra = 60 km, diametro cerchio Roma (GRA) = 20 km. Densità Londra = 2.3x10 3<br />

abitanti / km 2 , densità Roma = 8.6x10 3 abitanti / km 2 . La differenza é significativa dal<br />

momento che l’approssimazione del calcolo (dominata dalla stima del diametro) anche fosse<br />

del 10-20% darebbe una incertezza del 20-40% circa sulla densità che rende comunque<br />

incompatibili i due risultati. Del resto per chiunque conosca le 2 città il risultato é tutt’altro<br />

che sorprendente.<br />

(1.15) Si tratta ancora di un problema di significatività che a questo punto del corso affrontiamo<br />

ancora con strumenti non rigorosi. Assumiamo che i 3 l dei recipienti siano privi di<br />

incertezza. In tal caso facendo media e deviazione standard campionaria della media delle 5<br />

misure, otteniamo una concentrazione di (21.4 ± 0.5)%. Volendo dare un intervallo di quasi<br />

certezza avremmo (21.4 ± 1.5)% che include, sebbene al bordo dell’intervallo, il valore di<br />

20% previsto. Dunque il chimico é quanto meno incauto nell’annuncio. Un fisico avrebbe<br />

ripetuto la misura un numero più consistente di volte (se ciò fosse stato possibile) altrimenti<br />

avrebbe detto che non c’era ancora una evidenza chiara dell’anomalia. E’ istruttivo vedere<br />

che la nostra analisi é come detto grossolana in un aspetto che sarà chiarito nella parte<br />

conclusiva del corso. Infatti un intervallo di questi certezza per un campione di poche<br />

misure (come le 5 in questo caso) é significativamente più largo di quello che si ottiene con<br />

il metodo qui utilizzato.<br />

(1.16) 67/√2000 = 1.5. Quindi il mio risultato é (0.1 ± 1.5)x10 -4 . Anche troppo compatibile con 0.<br />

(1.17) Qui il problema é inverso. Discriminare tra i 2 modelli significa poter misurare X con una<br />

incertezza molto minore della differenza tra i 2 valori prevista (10 -5 nel nostro caso). D’altro<br />

canto l’unico modo per diminuire la nostra incertezza é quello di mediare su un numero N<br />

sempre maggiore di misure ripetute. Dovrà essere dunque : 67x10 -4 /√N > 670 2 = 4.5x10 5 .Con<br />

il simbolo >> si intende molto maggiore. Per i nostri scopi può significare un fattore 10 (nel<br />

qual caso l’incertezza é 10 -6 e quindi non si hanno dubbi sul risultato).<br />

(1.18) Assumiamo che il cronometro apprezzi 1/10 di secondo (assunzione ragionevole dato il<br />

modo con cui é dato il valore) e che le indicazioni autostradali sono date con incertezza di<br />

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