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x - Fisica - Sapienza

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Fig.1.9: Per la sequenza illustrata in Fig.1.3 facciamo l’istogramma delle prime 100 misure, quello di tutte le 1000<br />

misure ed infine l’istogramma delle medie fatte ogni 20 misure. Si noti<br />

aggiungendo statistica la distribuzione mantiene sostanzialmente la stessa larghezza;<br />

l’istogramma delle medie é “molto più stretto”.<br />

(1.3.6) Stima di intervalli.<br />

Consideriamo ancora il caso in cui ho N misure ripetute di una grandezza fisica secondo le modalità<br />

viste nel precedente paragrafo. Dopo averle studiate graficamente e averne calcolato le<br />

“caratteristiche riassuntive” media e deviazione standard campionaria, voglio concludere dando in<br />

forma compatta il risultato della misura sotto forma di un valore centrale e di un’incertezza. Che<br />

informazione voglio dare con questo intervallo di incertezza ? Il mio obiettivo rimane quello di dire<br />

qualcosa riguardo il valor vero, cioè di dare un intervallo in cui deve trovarsi il valor vero. Ma al<br />

tempo stesso la mia affermazione deve anche essere predittiva. Cioè devo predire la cosa seguente:<br />

se io o un’altra persona ripetiamo la misura in quale intervallo cadrà tale misura ? In questa<br />

prospettiva devo subito distinguere tra 2 possibilità:<br />

(a) Stimo un intervallo tale che la prossima misura cada là dentro.<br />

(b) Stimo un intervallo tale che se rifaccio N misure la loro media cada là dentro.<br />

Occorre distinguere bene i 2 casi, cioè il caso in cui sono interessato alla incertezza sulla singola<br />

misura (caso (a)) e il caso in cui sono interessato all’incertezza sulla media (caso (b)).<br />

A questo proposito é interessante fare l’esercizio illustrato dalla Fig.1.8. E’ illustrato il grafico<br />

dell’andamento di 1000 misure ripetute ad intervalli regolari di 10 secondi di una certa grandezza<br />

fisica. Ogni punto nel grafico in alto é dato da una singola lettura dello strumento. Se raggruppo i<br />

dati M a M (con M evidentemente < N e L=N/M numero dei gruppi) e grafico l’andamento delle L<br />

medie di ciascun gruppo, osservo che le medie fluttuano meno rispetto alle singole misure. In altre<br />

parole l’operazione di media ha il potere di “smorzare” le fluttuazioni. Questo fatto é di estrema<br />

importanza. Si trova che (lo dimostreremo più avanti nel corso) vale la regola:<br />

s(<br />

x)<br />

s( x)<br />

=<br />

M<br />

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