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Multilinguismo, CLIL e innovazione didattica - Libera Università di ...

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<strong>CLIL</strong> in Higher Education<br />

Altrettanto poche sono le indagini svolte in Italia sui programmi ICLHE. Due<br />

<strong>di</strong> esse – Ammon e McConnell (2002) e Maiworm and Wächter (2008) – non<br />

riguardano specificatamente l’Italia ma tutta l’Europa e sono ormai datati.<br />

L’unica indagine completa e de<strong>di</strong>cata solamente all’Italia è della CRUI<br />

(http://www.crui.it/ internazionalizzazione/HomePage.aspx?ref=1258).<br />

2. Il contesto<br />

Le università italiane sono, per la maggior parte, pubbliche con una minima<br />

percentuale <strong>di</strong> u niversità private. Alcune <strong>di</strong> esse vantano una tra<strong>di</strong>zione<br />

molto antica; altre sono nate negli ultimi anni. L’insegnamento universitario è<br />

aperto a tutti gli studenti che abbiano finito la scuola secondaria <strong>di</strong> secondo<br />

grado. Per alcune facoltà quale Me<strong>di</strong>cina sono previste delle selezioni iniziali<br />

e un numero chiuso <strong>di</strong> iscritti. Le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> costi tra università private e<br />

pubbliche sono abbastanza cospicue e sono basate sul red<strong>di</strong>to.<br />

Per quanto riguarda la carriera dei docenti essa si sviluppa su due principali<br />

posti <strong>di</strong> r uolo: professore associato e professore or<strong>di</strong>nario. Si accede ai vari<br />

livelli attraverso concorsi o abilitazioni pubblici.<br />

Al momento della stesura <strong>di</strong> questa ricerca (2010), la maggioranza dei fon<strong>di</strong><br />

universitari arriva dallo stato per quanto riguarda le università statali. Vi sono<br />

inoltre alcuni finanziamenti regionali, europei e privati (tipo Fondo Sociale<br />

Europeo). Essi si basano principalmente su progetti <strong>di</strong> ricerca. In particolare,<br />

la principale entrata per le università statali è il Fondo <strong>di</strong> finanziamento<br />

or<strong>di</strong>nario (FFO) <strong>di</strong> cui una quota è <strong>di</strong> base e l’altra è nella forma <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> che<br />

vengono assegnati a ciascuna università in base ad alcuni criteri. Per alcune<br />

università il 90% dell’FFO viene utilizzato per gli stipen<strong>di</strong> dei <strong>di</strong>pendenti<br />

universitari. Per il resto, le università statali si finanziano con fon<strong>di</strong> privati e<br />

rette. Le università private invece si mantengono principalmente con fon<strong>di</strong><br />

privati e rette degli studenti. Ricevono anche un contributo statale che si basa<br />

sul tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione degli studenti.<br />

I fon<strong>di</strong> aggiuntivi sono stabiliti (http://attiministeriali.miur.it/UserFiles/<br />

3146.pdf):<br />

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