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Multilinguismo, CLIL e innovazione didattica - Libera Università di ...

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Rita Franceschini<br />

dalle pratiche consolidate. Inoltre, i contorni della <strong>di</strong>cotomia, una volta posta<br />

molto nettamente fra appren<strong>di</strong>mento e acquisizione, sono <strong>di</strong>ventati più flui<strong>di</strong>,<br />

anche in seguito alle varie documentazioni <strong>di</strong> momenti più ‘acquisizionali’ in<br />

contesti guidati, in classe, e viceversa <strong>di</strong> momenti ‘più formali’ in situazioni<br />

spontanee non guidate. Ossia: la lezione in classe non fa a meno <strong>di</strong> procedure<br />

molto ‚naturali‘, da porre sul lato ‘acquisizionale’ e viceversa, in contesti<br />

considerati tout court spontanei vi sono momenti che tendono al polo<br />

dell’appren<strong>di</strong>mento (correzioni in conversazioni, commenti metalinguistici,<br />

riformulazioni, ecc.).<br />

Il ruolo del sapere<br />

L’approccio <strong>CLIL</strong>, rispetto ai modelli appena menzionati fa ovviamente un<br />

passo in più, perché è collegato intrinsecamente alla trasmissione del sapere, o<br />

meglio – in termini interazionali – con la costruzione del sapere. Ed è per questo<br />

che è utile soffermarsi un attimo sul ruolo del sapere, prendendo lo spunto da<br />

un saggio <strong>di</strong> Josephine Moate (2010), che parte da una prospettiva socioculturale,<br />

particolarmente adatta nel cercare <strong>di</strong> capire quanto l’approccio <strong>CLIL</strong> non<br />

sia soltanto un metodo, ma in effetti ‚fa‘ (o ‘ha a che fare’ con) molto <strong>di</strong> più. In<br />

tale prospettiva il sapere è un‘entità che emerge in un determinato periodo<br />

sullo sfondo <strong>di</strong> una società con i suoi particolari valori, la sua storia e le sue<br />

valenze culturali <strong>di</strong> fatti linguistici. Il sapere – <strong>di</strong> un periodo, <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo<br />

– è quin<strong>di</strong> un costrutto che è da contestualizzare sia culturalmente che socialmente.<br />

Esso cresce attraverso le esperienze, l‘osservazione e l‘interpretazione<br />

(Driver et al 1994). In tutto ciò, la lingua incarna il sapere ed ha una sua veste<br />

culturale tipica <strong>di</strong> un periodo, <strong>di</strong> una società, <strong>di</strong> un gruppo; nel contempo la<br />

lingua è il mezzo attraverso il quale costruiamo il sapere stesso (Mercer 1995).<br />

Il rapporto fra costruzione del sapere – e <strong>di</strong> sempre più saperi – e l’uso delle<br />

lingue dovrebbe essere <strong>di</strong> grande interesse l’insegnamento delle materie a<br />

livello universitario (cfre. Oesterreicher/Zahn 2007), e non ci si p uò che che<br />

augurare che l’approccio <strong>CLIL</strong> si espanda a questo livello (per un orientamento<br />

a livello italiano, non completo, cfr. Costa/Colemann 2010). La LUB è un<br />

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