Multilinguismo, CLIL e innovazione didattica - Libera Università di ...
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Eugenia Mascherpa<br />
parole <strong>di</strong> Thomas, indonesiano: “ho imparato attraverso alcuni giochi interessanti<br />
che mi ho sentito felice. Secondo me, è importante <strong>di</strong> essere felice quando<br />
imparo una lingua”.<br />
Tra le tecniche utilizzate c’è il forum usato come strumento per focalizzare la<br />
conversazione su un compito specifico esigendo un risultato concreto. In<br />
questo modo si è cercato <strong>di</strong> ovviare al limite <strong>di</strong> tanti forum <strong>di</strong> banalizzare la<br />
conversazione concentrando invece gli apprendenti verso un appren<strong>di</strong>mento<br />
attivo con la creazione <strong>di</strong> testi in L2, la correzione tra pari, la richiesta <strong>di</strong> aiuto<br />
per indovinare il gioco.<br />
Nel processo <strong>di</strong> a ppren<strong>di</strong>mento svolgono quin<strong>di</strong> un ruolo fondamentale le<br />
interazioni e il linguaggio, e l’appren<strong>di</strong>mento non è altro che un processo <strong>di</strong><br />
costruzione <strong>di</strong> significati negoziati, un percorso collaborativo basato sull’aiuto<br />
reciproco (Goodman, 1988). È una visione dell’appren<strong>di</strong>mento che enfatizza le<br />
attività concrete e la progettualità dello studente.<br />
Tra le attività libere e creative abbiamo le presentazioni della propria città e<br />
del proprio paese. Si tratta <strong>di</strong> un compito aperto, più complesso in cui gli<br />
apprendenti mettono in pratica le abilità integrate: manipolazione, sintesi e<br />
produzione <strong>di</strong> testi, attraverso la lettura, la comprensione, la lettoscrittura, la<br />
produzione. L’obiettivo è orientare l’appren<strong>di</strong>mento alla realizzazione <strong>di</strong> un<br />
compito e alla costituzione, attraverso la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> obiettivi e <strong>di</strong> pratiche,<br />
<strong>di</strong> un’identità collettiva. Questo obiettivo implica anche la costituzione <strong>di</strong><br />
una comunità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che faccia del corso la sua piazza virtuale in<br />
cui continuare a “praticare” la lingua italiana.<br />
5. Analisi<br />
Per monitorare l’andamento dell’esperienza abbiamo proposto un <strong>di</strong>ario<br />
personale, visibile solo al tutor, in cui ogni apprendente ha annotato le proprie<br />
riflessioni in merito alle attività. Il <strong>di</strong>ario si c ompone <strong>di</strong> q uattro riflessioni<br />
(cosa mi è piaciuto, cosa è stato noioso, la cosa più <strong>di</strong>fficile e perché, cosa avrei<br />
voluto fare). Dalla lettura dei <strong>di</strong>ari pren<strong>di</strong>amo la frase <strong>di</strong> un apprendente<br />
quale emblema del percorso: “nuovo corso con nuovo metodo è più facile <strong>di</strong><br />
capire”. Le risposte degli studenti sono in sintonia con le proposte offerte,<br />
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