1 Il sistema delle prefetture sul territorio - Ssai - Ministero Dell'Interno

Detto ruolo, da un lato, si fonda e fa leva sulle numerose attribuzioni di raccordo con gli
enti locali - settore questo in cui storicamente opera la prefettura-UTG – e, dall’altro,
ottimizza il ruolo dell’istituto prefettizio quale organo di rappresentanza del governo in
ambito locale, ovvero di quell’istituzione dello stato centrale che in definitiva è
chiamato, sia pure in ipotesi del tutto tipiche e particolari, a svolgere un intervento di
surroga e di sostituzione rispetto all’ente locale.
In tale contesto il ricorso alla prefettura - UTG, nei modi e nei termini sopra indicati, si
qualifica vieppiù opportuno proprio in quanto in grado di condurre la delicata opera di
sostituzione, eventualmente sollecitata dal prefetto ma deliberata dal Governo, in un
quadro di ragionevole e calibrato contemperamento del principio di leale collaborazione
fra enti dotati di autonomia costituzionalmente garantita.
All’esito del momento sollecitatorio, da riservarsi proprio al prefetto in quanto figura di
raccordo tra centro e periferia, non può che ulteriormente riservarsi al medesimo organo
anche la fase esecutiva dell’intervento sostitutivo, ovvero quella solitamente ad
appannaggio del commissario ad acta, ruolo quest’ultimo al quale il prefetto sembra
naturalmente candidarsi proprio nel contesto socio-economico attuale.
Tornando alla disamina della problematica concernente il possibile assetto della
prefettura-UTG in relazione alla riforma delle province, si ritiene che non siano diverse
le valutazioni in ordine alla necessità che permanga, anzi sia vieppiù necessaria , la
presenza della prefettura-UTG per l’ipotesi di piena attuazione di quanto previsto dal D.
L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge 22 dicembre 2011, n. 214, che, come si
è detto, trasforma le province in enti di solo indirizzo politico e di coordinamento dei
Comuni nelle materie di loro competenza. Infatti, le ragioni della per
manenza dello Stato in periferia non mutano rispetto alla cancellazione dell’apparato
burocratico delle province, rimanendo invariato il panorama dei livelli di indirizzo
politico sul territorio. In tal caso, infatti, l’ambito territoriale delle competenze non
subirebbe alcuna modifica, e gli organismi collegiali istituiti presso la prefettura-UTG
continuerebbero ad avere, tra gli interlocutori, il presidente della provincia. Inoltre,
l’eventuale sviluppo del progetto di riforma contenuto nel D.L. n. 201/2011
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