1 Il sistema delle prefetture sul territorio - Ssai - Ministero Dell'Interno

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considera incontestabile la base costituita dai livelli e dai modi di finanziamento e spesa già conseguiti, limitandosi a valutare le variazioni al margine (che sono generalmente incrementi). In tale quadro generale, il processo di modernizzazione dell'amministrazione pubblica e di riqualificazione dei servizi non può che realizzarsi attraverso un'incisiva ed innovativa opera di razionalizzazione. In altri termini, la procedura di spending review deve accompagnarsi all’elaborazione di politiche pubbliche mirate ad un'ottimizzazione delle risorse, evitando, al contempo, che l’azione amministrativa dei poteri pubblici si frammenti e perda di efficacia. Sul piano dell’esercizio delle funzioni istituzionali, occorre favorire la concentrazione di alcune funzioni in un unico livello unitario attraverso il riordino delle competenze degli uffici, anche mediante il loro accorpamento. Con il Governo Berlusconi (2008-2011) sono stati adottati alcuni provvedimenti di riduzione del deficit pubblico, ma soprattutto l’azione del Governo Monti è finalizzata quasi esclusivamente agli interventi di risanamento necessari per consentire all’Italia di riconquistare un ruolo di primo piano tra i maggiori Paesi dell’Unione, posizione assunta per molto tempo, sin dalla nascita della Comunità Economica Europea. Ed è un’azione a 360 gradi che mira, secondo quanto ritenuto dallo stesso Governo, nel rapporto redatto dopo i primi 100 giorni di attività, “a trasformare l’Italia da paese in emergenza a modello per uscire dalla crisi dell’eurozona”. Pertanto, l’ipotesi di rifondazione della prefettura-UTG va esaminata con riferimento, da un lato, alla problematica delle dimensioni e dell’articolazione dell’apparato statale in periferia, alla luce della normativa vigente e delle nuove proposte in discussione, e, dall’altro lato, in funzione del ruolo che le prefetture-UTG possono svolgere per raggiungere proprio gli obiettivi di efficientamento della spesa pubblica, governando i processi di risanamento delle amministrazioni centrali e vigilando sui processi avviati dalle amministrazioni locali. In modo particolare, le prefetture-UTG sono interessate da due disegni riformatori: il primo, costituito dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria per il 2007) è inserito 76
in un contesto di riforme istituzionali molto ampio, volto a rideterminare l’ambito territoriale delle prefetture-UTG, affinché siano distribuite adeguatamente in relazione alle diverse funzioni esercitate dallo Stato a seguito della riforma del titolo V della Costituzione. Con il secondo disegno riformatore, ancora in discussione al Senato (A.S. 2259), tra i numerosi principi e criteri direttivi ai quali occorre ispirarsi, è prevista la rideterminazione territoriale delle prefetture-UTG in conseguenza della razionalizzazione delle province. - La legge finanziaria per il 2007 Con la legge n. 296/2006 (articolo 1, commi da 404 a 425) è stato dato avvio ad un ampio programma riformatore di tutte le strutture ministeriali, espressamente finalizzato al contenimento delle spese di funzionamento e con l’obiettivo esplicito di conseguire risparmi di spesa non inferiori a 7 milioni di euro per l'anno 2007, a 14 milioni di euro per l'anno 2008 ed a 20 milioni di euro per l'anno 2009. Sono state individuate diverse linee di intervento: è prevista innanzitutto (comma 404, lett. a) una riorganizzazione delle articolazioni interne di ciascuna amministrazione volta alla riduzione del numero degli uffici di livello dirigenziale generale e l’eliminazione delle duplicazioni organizzative eventualmente esistenti 50 . Una seconda linea di intervento consiste (comma 404, lett. c) nella revisione delle strutture periferiche prevedendone, anche in questo caso, la loro riduzione o tramite l’accorpamento di tutti gli uffici periferici facenti capo ad una amministrazione in un unico ufficio regionale, oppure mediante il trasferimento delle funzioni svolte da tali 50 L’organizzazione interna dei ministeri è disciplinata da una pluralità di fonti normative. Le strutture di primo livello (dipartimenti o direzioni generali) sono stabilite direttamente dal D. Lgs. 300/1999, che fissa per ciascun ministero il numero massimo di dipartimenti o di direzioni generali. Con D.P.R. ex art. 17, comma 4-bis, L. 400/1988, si provvede a definire il numero (nonché l’organizzazione, la dotazione organica e le funzioni) degli uffici di livello dirigenziale generale in cui sono articolati i dipartimenti o le direzioni generali. L’articolazione interna degli uffici di livello dirigenziale generale è demandata al ministro che provvede, con proprio decreto di natura non regolamentare, all’individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale e alla definizione dei relativi compiti. 77
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