1 Il sistema delle prefetture sul territorio - Ssai - Ministero Dell'Interno
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In particolare, per la prefettura-UTG, il rispetto di tale principio non incide <strong>sul</strong>la<br />
composizione degli organi collegiali cui partecipa il presidente della provincia e<br />
permette l’esercizio di tutte le altre funzioni facenti capo alla prefettura nel rispetto dei<br />
criteri di competenza territoriale basata <strong>sul</strong>la nuova circoscrizione provinciale.<br />
Tale arretramento geografico determina, inevitabilmente, l’esigenza, per il <strong>Ministero</strong><br />
dell’interno e per il prefetto, in particolare, di conservare la capacità di controllo del<br />
<strong>territorio</strong> e di raccordo con gli enti locali e, rispetto ai cittadini, di assicurare i medesimi<br />
livelli di prestazione nell’erogazione dei servizi.<br />
Diversamente, la permanenza degli uffici periferici dello Stato nelle sedi provinciali<br />
soppresse, determinerebbe solo confusione, sia a livello istituzionale, che per i cittadini.<br />
Per le <strong>prefetture</strong>, in particolare, si verrebbe a creare un effetto distorsivo nei rapporti<br />
istituzionali poiché il presidente della nuova provincia dovrebbe rapportarsi a due<br />
prefetti ed i comuni farebbero capo a due diverse circoscrizioni territoriali, una più vasta<br />
provinciale ed una statale più piccola. La medesima difficoltà si porrebbe anche in capo<br />
ai cittadini nei rapporti con i diversi organi istituzionali statali e provinciali.<br />
Posto, pertanto, che alla riduzione <strong>delle</strong> province debba conseguire una corrispondente<br />
riduzione degli uffici periferici statali, si tratta di verificare se presso le sedi territoriali<br />
istituite nei sopprimendi capoluoghi di provincia si debba mantenere comunque un<br />
presidio dello Stato. Soprattutto con riferimento alle funzioni di tutela dell’ordine e<br />
sicurezza pubblica e dell’incolumità (polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili del<br />
fuoco), è necessario garantire il più possibile la presenza capillare <strong>sul</strong> <strong>territorio</strong>. Senza<br />
voler sostenere tesi conservatrici, è evidente che la nuova allocazione degli uffici<br />
periferici non può incidere <strong>sul</strong>la funzionalità del servizio né andare a detrimento della<br />
sicurezza percepita da parte dei cittadini; semmai è possibile ipotizzare il<br />
ridimensionamento di alcuni apparati (per esempio, la Questura può ben lasciare il posto<br />
ad un commissariato che continui a garantire la funzione di controllo del <strong>territorio</strong>).<br />
Peraltro, la riallocazione dei presìdi <strong>delle</strong> forze dell’ordine può essere l’occasione per<br />
procedere ad un’attenta rivalutazione volta ad evitare sovrapposizioni o duplicazioni di<br />
organi che svolgono le medesime funzioni <strong>sul</strong> medesimo <strong>territorio</strong>.<br />
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