1 Il sistema delle prefetture sul territorio - Ssai - Ministero Dell'Interno

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La Costituzione Repubblicana del 1948 all’art. 5 riconobbe le “autonomie locali” ed introdusse le Regioni come enti locali, con ruolo legislativo e di programmazione, nonché esercizio di funzioni amministrative, mediante la delega alle Province, ai Comuni o ad altri enti locali. L’art. 128, oggi abrogato, prevedeva che “le Province e i Comuni sono enti autonomi nell’ambito dei principi fissati da leggi generali della Repubblica, che ne determinano le funzioni”. Attualmente il testo dell’art. 114, comma 2 si limita ad enunciare che i “Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione”. Ma la differenza tra Regioni e gli altri enti risulta evidente dal fatto che l’art. 117, comma 2, lett. p) attribuendo, come noto, alla competenza legislativa esclusiva del Parlamento nazionale la materia “legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane”, ha recuperato quanto prevedeva il suddetto art. 128, confermando la legittimità costituzionale della legge fondamentale sull’ordinamento delle autonomie locali (promulgata nel 1990). La Costituzione indica tre tipi di funzioni amministrative attribuite agli enti locali: - funzioni fondamentali, individuate dalla legge statale; - funzioni conferite, individuate dalla legge statale o regionali, in base alla materia; - funzioni proprie (che ciascun ente decide di assumere autonomamente in relazione, alle specifiche esigenze della rispettiva collettività di cui è esponenziale. Le leggi statali e regionali che stabiliscono quali funzioni e compiti attribuire alle Province incontrano il limite del criterio di sussidiarietà previsto dall’art. 118, comma 1, Cost.: ad esse devono essere attribuite/conferite tutte le funzioni amministrative per le quali i Comuni non siano ritenuti adeguati, sempreché le Province siano ritenute tali, poiché diversamente, si sale alle Regioni o alle amministrazioni statali. 20
Secondo gli art. 19 e 20 del TUEL ( testo unico delle leggi sull’ordinamento delle autonomie locali – decreto legislativo 18.8.2000, n. 267) alla Provincia spettano compiti di pianificazione e programmazione sia economica e sia territoriale di area vasta, nonché di realizzazione di opere di rilevante interesse provinciale sia nel settore economico, produttivo, commerciale e turistico, sia in quello sociale, culturale e sportivo. In materia urbanistica, la Provincia adotta il piano territoriale di coordinamento, che determina gli indirizzi generali di assetto del territorio. Sono, inoltre, ad essa attribuite numerose altre funzioni in materia di protezione e gestione dell’ambiente, beni culturali, viabilità e trasporti, servizi sanitari, istruzione secondaria di secondo grado e artistica e formazione professionale, compresa l’edilizia scolastica, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali. A queste se ne aggiungono altre, previste nei decreti legislativi di attuazione della Legge 59/97; possono essere ricordate le funzioni connesse ai servizi per il lavoro e alle politiche per l’impiego. Vanno menzionate, infine, le funzioni amministrative conferite alle Province dalle Regioni, differenziate in ciascun ordinamento regionale. A partire dagli anni 90 del secolo scorso, il fenomeno del c. d. “federalismo amministrativo” ha determinato l’aumento dei compiti della Provincia, sia di amministrazione puntuale, sia di programmazione e coordinamento nei riguardi dei Comuni. Infatti, l’art. 119, comma quarto, Cost. stabilisce che le risorse degli enti locali (e delle regioni) devono consentire il finanziamento integrale delle “funzioni pubbliche loro attribuite”. L’importanza dell’individuazione delle funzioni territoriali è confermata dalla legge n. 42 del 2009, sul federalismo fiscale, di attuazione dell’art. 119 Cost. Tale legge individua, all’articolo 21, commi 3 e 4, rispettivamente, per i comuni e per le province, un elenco provvisorio delle funzioni fondamentali da finanziare integralmente sulla base del fabbisogno standard, prevedendo, per le seconde, funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, funzioni di istruzione pubblica, ivi compresa l'edilizia scolastica, funzioni nel campo dei trasporti, funzioni riguardanti la gestione del territorio, funzioni nel campo della tutela ambientale e funzioni nel campo 21
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