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Appunti delle lezioni di Fisica dello stato solido A+B - Polihelp.com

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c°2006 Carlo E. Bottani Lezioni <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> <strong>dello</strong> Stato Solido 51<br />

è il gra<strong>di</strong>ente rispetto agli spostamenti ionici del numero totale <strong>di</strong> elettroni.<br />

Glielementi<strong>di</strong>agonalidellamatrice<br />

−~ 2 Z<br />

ψ ∗<br />

2M<br />

α(r|u)∇ 2 uψ β (r|u)dr (225)<br />

sono un multiplo m/M dell’energia cinetica totale degli elettroni e sono quin<strong>di</strong><br />

trascurabili. Infatti, nel caso <strong>di</strong> più forte interazione elettrone-ione (cioè il<br />

caso peggiore), possiamo scrivere ψ α (r|u) =ψ α (r − u). Ne risulta quin<strong>di</strong>:<br />

Z<br />

ψ ∗ α(r − u) −~2<br />

2M ∇2 uψ α (r − u)dr = m Z<br />

M<br />

ψ ∗ α(r − u) −~2<br />

2m ∇2 rψ α (r − u)dr<br />

(226)<br />

In generale invece gli elementi fuori <strong>di</strong>agonale non sono nulli e possono provocaretransizionitrastatielettroniciquandogliionisimuovono(interazione<br />

elettrone-fonone).<br />

11 Dinamica reticolare<br />

11.1 Calore specifico reticolare: mo<strong>dello</strong> <strong>di</strong> Einstein<br />

Per i soli<strong>di</strong> isolanti vale (ad alta temperatura) la legge <strong>di</strong> Dulong e Petit che<br />

afferma che il calore specifico molare c V è costante e vale 3R. R = N A K B '<br />

8.31 Jmole −1 K −1 è la costante dei gas perfetti, N A è il numero <strong>di</strong> Avogadro<br />

e K B la costante <strong>di</strong> Boltzmann. Sperimentalmente risulta (contrariamente<br />

alle previsioni della meccanica statistica classica: principio <strong>di</strong> equipartizione<br />

dell’energia) che c V tende ad annullarsi a bassa temperatura. Una prima<br />

spiegazione quantistica <strong>di</strong> quest’ultimo fatto fu data da Einstein sulla base<br />

<strong>di</strong> un mo<strong>dello</strong> sovrasemplificato dei moti vibrazionali dei nuclei degli atomi<br />

dei cristalli. Einstein assume che ogni nucleo oscilli armonicamente attorno<br />

alla sua posizione ufficiale <strong>di</strong> equilibrio con una frequenza ω E uguale per tutti<br />

i nuclei. Alla luce della moderna <strong>di</strong>namica reticolare quantistica si tratta <strong>di</strong><br />

un’ipotesi accettabile solo ad alta temperatura, quando i singoli moti nucleari<br />

si possono ritenere in<strong>di</strong>pendenti (scorrelati). Tuttavia il mo<strong>dello</strong> <strong>di</strong> Einstein<br />

spiega qualitativamente la <strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong> c V dalla temperatura T anche per<br />

T → 0. Il ragionamento è il seguente. Ogni nucleo è trattato <strong>com</strong>e un<br />

oscillatore quantistico <strong>di</strong> frequenza ω E . Lo spettro dei livelli energetici <strong>di</strong><br />

tale oscillatore è<br />

µ<br />

E n = n + 1 <br />

~ω E (227)<br />

2

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