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Appunti delle lezioni di Fisica dello stato solido A+B - Polihelp.com

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c°2006 Carlo E. Bottani Lezioni <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> <strong>dello</strong> Stato Solido 81<br />

L’ultima approssimazione deriva dal fatto che nella teoria perturbativa si<br />

trascurano i termini quadratici nel campo elettrico dell’onda e.m. e, quin<strong>di</strong>,<br />

nel potenziale vettore (prima <strong>delle</strong> (378)). Ciò è coerente con la teoria<br />

della risposta lineare sin qui sviluppata: ve<strong>di</strong> la (360). Questa trattazione<br />

dell’interazione ra<strong>di</strong>azione e.m. materia in cui le cariche obbe<strong>di</strong>scono alla<br />

meccanica quantistica <strong>di</strong> Schroe<strong>di</strong>nger (non relativistica) e i campi e.m. alle<br />

equazioni <strong>di</strong> Maxwell viene detta semiclassica. Questa trattazione non può<br />

descrivere gli effetti connessi con l’emissione spontanea e i processi relativistici<br />

ad alta energia. Se il campo elettrico dell’onda ha l’espressione (375)<br />

allora (prima <strong>delle</strong> (378) il potenziale vettore ha l’espressione<br />

A = E 0<br />

eei(k·r−ωt) + c.c. (384)<br />

2iω<br />

Quin<strong>di</strong> risulta (nel caso <strong>di</strong> un elettrone q = −e):<br />

bH p = eE 0<br />

eik·r e·bpe −iωt + c.c. = cWe −iωt + c.c. (385)<br />

2iωm<br />

da cui la (376) e la (377) se si trascura il c.c. (il termine c.c. genera<br />

l’emissione stimolata se lo <strong>stato</strong> iniziale è uno <strong>stato</strong> eccitato. Ve<strong>di</strong> Meto<strong>di</strong><br />

approssimati). Si ottiene quin<strong>di</strong><br />

dP if<br />

dt<br />

e 2 |E 0 | 2<br />

³<br />

´<br />

¯¯hf|e ik·r e·bp|ii¯¯2 p<br />

4ω 2 m 2 i (1 − p f )δ E (o)<br />

f<br />

− E (o)<br />

i − ~ω<br />

= 2π ~<br />

Utilizzando ora la (359) si ottiene:<br />

χ ” (ω) =<br />

πe2 X ¯<br />

¯hf|e ik·r e·bp|ii¯¯2 p<br />

0 ω 2 m 2 i (1 − p f )δ<br />

if<br />

³<br />

´<br />

E (o)<br />

f<br />

− E (o)<br />

i − ~ω<br />

(386)<br />

(387)<br />

dove abbiamo introdotto la probabilità che lo <strong>stato</strong> iniziale sia occupato p i<br />

e lo <strong>stato</strong> finale sia vuoto 1 − p f . Grazie alla prima relazione <strong>di</strong> Kramers e<br />

Kronig si potrebbe ora ottenere 0 r(ω) =1+χ 0 (ω). Ne risulterebbe l’unità più<br />

una somma <strong>di</strong> termini del tipo del secondo addendo nella (374), un termine<br />

per ogni transizione possibile tra lo <strong>stato</strong> iniziale <strong>di</strong> ogni elettrone e lo <strong>stato</strong><br />

finale <strong>di</strong> ogni elettrone nel <strong>solido</strong> <strong>di</strong> volume unitario.<br />

12.3 Transizioni ottiche interbanda<br />

Come applicazione della (387) consideriamo un semiconduttore intrinseco<br />

a bassa temperatura: inizialmente la banda <strong>di</strong> valenza è piena e la banda<br />

<strong>di</strong> conduzione è vuota, poi il cristallo viene colpito dalla ra<strong>di</strong>azione e.m.

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