3. Struttura, prezzi e qualità nel settore gascome Iren ha scavalcato Hera. Degna di nota, infine, l’uscita delgruppo Sorgenia dalla classifica dei primi venti, che nel 2010 erain undicesima posizione.Secondo quanto è emerso dai primi risultati dell’Indagine sulsegmento della vendita di gas naturale (all’ingrosso e/o aldettaglio), la dimensione media delle imprese di vendita è piuttostobassa, al pari di quanto già osservato anche in altri segmenti dellafiliera. Quasi un terzo delle aziende opera infatti con un numerodi addetti compreso tra due e nove 11 .Tre quarti delle imprese di vendita, inoltre, risultano possederemeno di nove addetti. La distribuzione dei venditori per classidi addetti, tuttavia, è in questo caso influenzata da uno scarsotasso di risposta, da parte degli operatori, alla domanda sullaconsistenza del personale.Dalle prime e provvisorie elaborazioni dei dati raccolti nell’Indagineannuale risulta che nel 2011 il mercato finale della vendita di gasnaturale comprende 20,6 milioni di clienti, il 92,5% dei qualisono domestici, l’1,2% sono condomini con uso domestico, il5,1% appartengono al settore del commercio e dei servizi, l’1,2%al comparto industriale e meno dello 0,5% alla generazionetermoelettrica (Tav. 3.33).In termini di volumi, naturalmente, le proporzioni tendono ainvertirsi: includendo anche gli autoconsumi, il settore domesticoha assorbito il 21% del gas complessivamente consumato, ovvero16,9 G(m 3 ), i condomini con uso domestico hanno acquisito il 4%del gas ovvero 3,2 G(m 3 ), il commercio ne ha utilizzato l’8,2%,corrispondente a 6,6 G(m 3 ), l’industria ne ha consumato il 25,8%,cioè 20,8 G(m 3 ) e la generazione elettrica ne ha assorbito il 41,1%,equivalente a 33,1 G(m 3 ). Come è facile prevedere, spostandosi dasettori quale il domestico ai settori per cui il gas costituisce uninput del processo produttivo e dove l’uso del gas è più intenso,aumenta la quota di volumi acquistati sul mercato libero: essa èTAV. 3.33Mercato finale per settoredi consumo nel 2011Clienti in migliaia e volumi in M(m 3 )CLIENTIDOMESTICOCONDOMINIOUSO DOMESTICOCOMMERCIO E<strong>SERVIZI</strong>INDUSTRIAGENERAZIONEELETTRICAAutoconsumi 1 0 1 0,34 0,06 3TOTALEMercato libero 1.927 65 479 101 0,66 2.573Mercato tutelato 17.079 188 573 138 0,09 17.977TOTALE 19.007 253 1.053 239 0,82 20.554VOLUMIAutoconsumi 6 9 89 644 11.788 12.536Mercato libero 1.930 1.216 4.695 19.458 21.314 48.613Mercato tutelato 14.923 1.979 1.830 660 9 19.400TOTALE 16.858 3.204 6.613 20.762 33.111 80.549Fonte: Indagine annuale sui settori regolati.11 Si ricorda che il numero degli addetti richiesto nell’Indagine annuale è riferito al personale dipendente (a tempo pieno, a part time, con contratto di formazione e lavoroecc.) e indipendente (collaborazione coordinata e continuativa, prestazione d’opera occasionale ecc.) che al 31 dicembre 2011 era complessivamente impiegato nelle attivitàregolate (stabilite dall’art. 4, lett. da a) a u) del Testo integrato di unbundling (allegato alla delibera 18 gennaio 2007, n. 11/07), eventualmente riproporzionato per tener contodel personale condiviso tra più attività. Se, per ipotesi, una certa impresa svolge l’attività di distribuzione sia del gas, sia di energia elettrica, il numero di addetti che deveindicare nel questionario è dato dalla somma del personale impiegato in entrambe queste attività, escludendo, invece, quello impiegato dall’impresa, ma non direttamenteimputabile a tali attività.172
3. Struttura, prezzi e qualità nel settore gasTIPOLOGIADI CONTRATTOE SETTORE< 5.000CLIENTI SUDDIVISI PER CLASSE DI CONSUMO ANNUO (m 3 )5.000-50.00050.000-200.000200.000-2.000.0002.000.000-20.000.000> 20.000.000TOTALEMERCATO TUTELATO 15.129 3.508 590 127 46 0 19.400Domestico 14.211 679 25 5 4 0 14.923TAV. 3.34Mercato finale per tipologiae dimensione dei clientinel 2011M(m 3 )Condominio uso domestico 230 1.496 222 31 0 0 1.979Commercio e servizi 551 992 203 67 17 0 1.830Industria 139 341 138 24 19 0 660Generazione elettrica 0 0 2 1 6 0 9MERCATO LIBERO 2.337 2.863 2.162 5.143 8.323 27.786 48.613Domestico 1.680 152 45 35 18 0 1.930Condominio uso domestico 47 681 380 102 5 0 1.216Commercio e servizi 517 1.438 896 1.121 717 8 4.695Industria 94 591 833 3.693 6.669 7.578 19.458Generazione elettrica 0 1 7 191 915 20.200 21.314TOTALE 17.467 6.371 2.751 5.270 8.369 27.786 68.014Fonte: Indagine annuale sui settori regolati.infatti pari all'11,4% nel domestico, al 38% per i condomini, al71% nel commercio e servizi, al 93,7% nell’industria e al 64,4% neltermoelettrico (valore che risente degli autoconsumi).Rispetto al 2010, in termini di volumi venduti si assiste a unaumento nel domestico, nel condominio a uso domestico e nelterziario mentre calano nei settori produttivi. Nel domesticol’aumento è del 30%, nel condominio ad uso domestico del 2,2%e nel commercio e servizi del 3,7%.Le riduzioni mostrate nel comparto produttivo sono rispettivamentedel 7% per l’industria e del 3,4% per la generazione elettrica.Per quest’ultimo settore il giudizio cambia se ragioniamo in terminidi porzioni di consumi serviti all’interno dello stesso segmento.Infatti, fatta eccezione per il comparto industriale, la porzione diconsumi soddisfatti sul mercato libero risulta cresciuta in tutti isettori.In particolare nel domestico, nel condominio a uso domesticoe nella generazione elettrica si evidenziano gli sviluppi piùimportanti. In particolare dal 2010 il domestico aumenta di oltretre punti percentuali passando dall’8,1% al 11,4%, più marcataè la crescita del condominio ad uso domestico con una crescitadi poco più di cinque punti percentuali, la generazione elettricamostra un incremento in termini di punti percentuali pari a 2,5,infine il settore del commercio e servizi registra un incrementopiuttosto lieve e al di sotto di un punto percentuale.Il dettaglio delle vendite al mercato finale per settore di consumo(al netto degli autoconsumi) e dimensione dei clienti (Tav. 3.34),conferma, in effetti, che al crescere dei consumi i clienti tendonoa spostarsi sul mercato libero.Vale la pena precisare che la presenza di volumi e prezzi (comeverrà analizzato in dettaglio nel paragrafo dedicato ai prezzidel mercato libero) nelle classi di consumo tutelate superiori a200.000 m 3 è dovuta al fatto che esse comprendono i consumidi quei clienti che, pur avendo facoltà di cambiare fornitore, nonhanno ancora effettuato una scelta in tal senso e sono dunquerimasti nell’ambito delle condizioni contrattuali protettedall’Autorità. Mentre nel 2010 si era riscontrata una gradualediminuzione di queste classi di consumo sul tutelato, il 2011 simostra invece in controtendenza: a fronte di 19,2 G(m 3 ) vendutia condizioni tutelate a clienti con consumi inferiori a 200.000m 3 , i volumi venduti a condizioni tutelate per fasce di consumosuperiori sono stati 173 M(m 3 ) (di cui 134 M(m 3 ) a clienti nondomestici) contro i 110 M(m 3 ) dell'anno precedente.Come lo scorso anno, l’Indagine effettuata presso gli operatori deltrasporto e della distribuzione di gas naturale ha rivolto loro alcune173
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Autorità per l’energia elettrica
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Vol. I - Stato dei serviziIndiceCap
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Sistema europeo dello scambiodei pe
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Mercato finaledella venditaLa tavol
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