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RELAZIONE ANNUALE SULLO STATO DEI SERVIZI E SULL'ATTIVITÀ SVOLTA ...

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1. Contesto internazionale e nazionale40353025FIG. 1.23Prezzi finali dell’energiaelettrica per usi domestici peri principali paesi europeiPrezzi al lordo delle imposte; c€/kWh2015105< 1.000 kWh/a 1.000-2.500 kWh/a 2.500-5.000 kWh/a 5.000-15.000 kWh/a > 15.000 kWh/aFrancia anno 2010 Francia anno 2011 Germania anno 2010Germania anno 2011 Italia anno 2010 Italia anno 2011Regno Unito anno 2010 Regno Unito anno 2011 Spagna anno 2010Spagna anno 2011Fonte: Elaborazione AEEG su dati Eurostat.ad alcuni paesi dell’Europa orientale. Occorre ricordare inoltre chela comparazione risente di livelli di tassazione poco omogeneitra paesi: pertanto, mentre la Danimarca e la Germania vengonopenalizzate dagli alti livelli di tassazione (superiori anche al 50%), ilRegno Unito presenta un’incidenza fiscale molto contenuta (intornoal 5%, ben al di sotto della media europea che è vicina al 30%). Ilconfronto con l’anno precedente, riferito alla medesima classe diconsumo, evidenzia in Italia un aumento dei prezzi dell’energiaelettrica per usi domestici pari a circa il 5,5%, contro un incrementomedio dei prezzi europei che si attesta intorno al 6,7% (Fig. 1.22).Con riferimento alle classi di consumo superiori a 5.000 kWh annui,nel 2011 i prezzi lordi italiani risultano sostanzialmente in lineacon i valori registrati nell’anno precedente, proseguendo il trend digraduale riduzione del differenziale rispetto ai prezzi medi europei,che rimangono tuttavia notevolmente inferiori ai valori registratiin Italia.Prezzi per le utenze industrialiNell’anno 2011 le imprese italiane hanno pagato prezzi dell’energiaelettrica, sia al lordo sia al netto delle imposte, superiori alla mediaeuropea per tutte le classi di consumo (Tav. 1.18). Con riferimentoalla classe di consumo 500-2.000 MWh annui, una delle piùrappresentative per il mercato italiano, i prezzi medi italiani risultanosuperiori del 34% al lordo delle imposte e del 27% al netto, rispettoai livelli medi europei. Anche i prezzi medi lordi pagati dalle impresedanesi e tedesche si collocano su livelli superiori alla media europea.Occorre sottolineare, tuttavia, che tali paesi presentano livelli diimposizione fiscale particolarmente elevati. Per la medesima classedi consumo, con riferimento al differenziale tra il prezzo al lordodelle imposte pagato dalle utenze industriali italiane e il prezzomedio europeo, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2011 si registraun lieve incremento (complessivamente pari a circa l’11% perl’intero periodo).Rispetto ai prezzi registrati nel 2010 per la medesima classe diconsumo, i paesi europei evidenziano una tendenza di sensibileincremento dei livelli medi di prezzo che si riflette in un aumentodel valore medio europeo, pari a circa il 6,8%. Per quanto concernel’Italia, il prezzo medio lordo per la classe di consumo 500-2.000MWh indica una variazione percentuale del 12,5%, superiorerispetto alla media europea (Fig. 1.24).La figura 1.25 confronta i prezzi medi lordi per i principali paesieuropei. Da tale comparazione risulta confermato il livellorelativamente più elevato dei prezzi pagati dalle imprese italiane39

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