3. Struttura, prezzi e qualità nel settore gasTAV. 3.38Livelli di concentrazionenella vendita di gas naturaleQuota di mercato dei primi treoperatori (C3) e percentuale di clientida questi servitiREGIONE OPERATORI C3 SULMERCATODOMESTICO% DI CLIENTIDOMESTICISERVITIC3 SULMERCATOTOTALE% DI CLIENTISERVITIValle d’Aosta 118 61,3 70,8 42,5 55,0Piemonte 21 97,7 98,7 93,9 98,1Lombardia 169 45,6 50,7 34,6 50,1Trentino Alto Adige 55 91,0 91,2 68,5 80,4Veneto 103 61,2 56,0 51,4 56,0Friuli Venezia Giulia 67 69,6 64,0 54,2 63,5Liguria 63 74,5 81,8 72,9 81,6Emilia Romagna 104 75,8 79,5 55,6 52,3Toscana 87 80,0 79,9 43,8 42,3Umbria 51 71,7 73,5 56,4 19,5Marche 73 63,4 62,8 62,3 62,5Lazio 90 83,8 88,3 70,3 78,8Abruzzo 93 62,3 60,8 46,9 26,7Molise 43 65,6 65,6 77,7 20,2Campania 82 74,1 76,4 77,3 71,1Puglia 63 74,5 70,6 72,8 70,4Basilicata 49 78,1 76,7 77,6 47,1Calabria 46 85,4 87,4 72,1 63,4Sicilia 49 76,8 72,7 76,3 37,3Fonte: Indagine annuale sui settori regolati.presenti, i primi tre possiedono una quota dell’83,8% eservono l'88,3% dei clienti domestici della regione. Nonostanteun’inversione di tendenza rispetto al 2010, con un incrementodella concentrazione di quasi dieci punti percentuali, il livellopiù basso del C3 si registra in Lombardia, dove effettivamente lapresenza di un numero di venditori molto consistente si traducein una quota di mercato dei primi tre venditori di appena il45,6% e una percentuale di clienti domestici serviti pari al 50,7%.Relativamente all’intero mercato di vendita, naturalmente, i livellidi concentrazione si abbassano, data la presenza nel calcolo deiclienti commerciali, industriali e termoelettrici che, come vistopoco sopra, mostrano generalmente tassi di switching elevati.Rispetto al 2010 migliorano le regioni in cui si registrava illivello di concentrazione più elevato. Fatta eccezione per la Valled’Aosta, si assiste a un forte decremento della quota detenutadai primi tre operatori in Calabria (da 84,5% nel 2010 a 72,1%nel 2011) e in Puglia (da 81,8% nel 2010 a 72,8% nel 2011). Valela pena di sottolineare la diminuzione del C3 anche in Toscana ein Abruzzo; nel 2011 entrambe le regioni scendono sotto la sogliadel 50%. In particolare la Toscana passa dal 51,5% del 2010 al43,8% del 2011 e l’Abruzzo dal 51,6% del 2010 al 46,9% del2011. A differenza del settore domestico, dove solo in sei regionisi assiste a un incremento della concentrazione, sul mercatototale il C3 risulta in aumento rispetto al 2010 in 13 regioni su19. Rispetto al 2010, fatte le dovute eccezioni per le regioni piùpiccole, la quota dei clienti serviti risulta in linea di massimaallineata al livello di concentrazione sui volumi, dunque, in lineagenerale si può affermare che le imprese di maggiori dimensionisi sono riappropriate del mass market che negli anni precedentiera stato concesso ad altri operatori.178
3. Struttura, prezzi e qualità nel settore gasFornitura del GPLe altri gas a mezzodi reti localiUna specifica sezione dell’Indagine annuale svolta dall’Autoritàsui settori regolati è da diversi anni dedicata alla fornitura di gasdiversi dal gas naturale distribuiti attraverso reti secondarie. Comedi consueto, ai distributori di tali gas è stato chiesto di fornire datipre-consuntivi relativamente all’attività svolta nell’anno 2011 e diconfermare o rettificare i dati forniti in via provvisoria lo scorso annorelativamente al 2010, che sono quindi da ritenersi definitivi. Perquesto motivo i dati riguardanti il 2010 che verranno brevementeillustrati nelle tavole che seguono potranno risultare differentida quelli pubblicati nella Relazione Annuale dello scorso anno.Complessivamente hanno risposto all’Indagine 100 operatori. Diquesti, 71 svolgono in modo integrato sia l’attività di distribuzionesia quella di vendita (cosa tuttora possibile, diversamente daquanto accade nel settore del gas naturale), 10 svolgono soltanto lavendita, 14 solo la distribuzione; 5 operatori sono risultati inattivi,in quanto nel corso del 2011 hanno ceduto la propria attività adaltri o sono stati incorporati da altre società. In particolare, tra leoperazioni societarie che si sono verificate nel corso del 2011, le piùrilevanti hanno riguardato l’incorporazione di Gas Service Abruzzoin Beyfin. Coingas ha conferito il ramo d’azienda relativo ai gasdiversi dal gas naturale a Estra che a sua volta l’ha ceduta a EstraGPL; sono proseguite quindi anche lo scorso anno le operazioniche dal 2008 vanno costruendo il gruppo toscano Estra. PrealpinaGas e Cristoforetti Servizi Energia hanno cessato l’attività e hannoceduto gli impianti rispettivamente a Servizi & Impianti Reti Gase a Crisgas. Metano Nord e Fontenergia 7, invece, hanno avviatol’attività nel 2011.Nell’insieme i 95 operatori attivi rispondenti all’Indagine sul 2011risultano aver distribuito 38,3 M(m 3 ), quattro in meno di quanto erastato distribuito nel 2010. Il numero di clienti (gruppi di misura) serviti,poco meno di 156.000, è invece cresciuto rispetto allo scorso anno di5.000 unità (Tav. 3.39). Il servizio appare quindi in lieve espansione intermini di copertura di clienti (+3,3%), e – come vedremo tra breve– geografica, ma i consumi si sono ridotti del 9,6% rispetto all’annoprecedente, per via di un inverno tendenzialmente più mite, maanche probabilmente per il permanere della crisi economica.TAV. 3.39Distribuzione a mezzo rete di gasdiversi dal gas naturaleVolumi in M (m 3 ) e numero di clientiTIPO DI GASVOLUMEEROGATOANNO 2010 ANNO 2011 VAR. % 2011-2010CLIENTIVOLUMEEROGATOCLIENTIVOLUMEEROGATOGPL 24,0 117.323 21,4 121.023 -10,8 3,2CLIENTIAria propanata 12,7 30.456 12,2 31.707 -4,0 4,1Altri gas 5,6 2.919 4,7 2.968 -16,7 1,7TOTALE 42,4 150.698 38,3 155.698 -9,6 3,3Fonte: Indagine annuale sui settori regolati.La riduzione media del 9,6% appena vista non è stata uniforme neitre comparti: il calo maggiore si è osservato in quello degli altri gas,dove i consumi sono scesi quasi del 17%; un’ampia riduzione si èavuta anche nel caso del GPL (–10,8%), mentre l’aria propanata haregistrato una diminuzione del 4%.Come conseguenza dell’aumento dei clienti e della riduzione deivolumi distribuiti, nel 2011 il consumo medio unitario è scesointorno ai 250 m 3 (–12,5% rispetto al 2010), sebbene vi sianomarcate differenze tra i diversi tipi di gas: il consumo medio unitariodi GPL, pari a 180 m 3 è infatti il più basso, se confrontato con i 380179
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Autorità per l’energia elettrica
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Vol. I - Stato dei serviziIndiceCap
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Indice delle tavoleTav. 1.1 Tassi d
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Sistema europeo dello scambiodei pe
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Mercato finaledella venditaLa tavol
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