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RELAZIONE ANNUALE SULLO STATO DEI SERVIZI E SULL'ATTIVITÀ SVOLTA ...

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3. Struttura, prezzi e qualità nel settore gasin Italia 4.500 km circa di reti alimentate con gas diversi dal gasnaturale (di cui 3.800 km alimentati a GPL).Il confronto con i dati relativi al 2010 evidenzia una crescitadell’estensione delle reti di circa 200 km. La maggior parte delleinfrastrutture appartiene agli esercenti. I Comuni risultano averequote minoritarie o nulle in gran parte del territorio nazionale: lamedia in Italia è del 2,9% (la somma delle quote proprietarie puònon risultare pari al 100% per la presenza in alcune regioni di altrisoggetti proprietari).La forma giuridica più adottata tra le imprese di vendita è quella dellaSocietà a responsabilità limitata (38 casi su 81); la seconda formagiuridica più utilizzata tra i venditori, con o senza distribuzione, è laSocietà per azioni (36 casi su 81). Spa e Srl sono le forme prevalentianche tra i distributori “puri”, i soggetti cioè che non operano nellavendita: 10 casi di Spa e 8 casi di Srl su 19.La dimensione delle imprese che effettuano la distribuzione e/o lavendita di gas diversi dal gas naturale è mediamente piuttosto ridotta(Tav. 3.42). 61 imprese del settore, ovvero il 74% delle 82 societàche nell’Indagine hanno risposto alla domanda sulla consistenza delpersonale dedicato alle attività regolate dall’Autorità 14 , impieganomeno di 10 addetti e tra queste ve ne sono ben 35 che risultanooperare con uno o addirittura con zero addetti.Si tratta di imprese che hanno completamente appaltato all’esternole proprie attività di erogazione di gas diversi dal gas naturale, chespesso operano in altri business, più o meno contigui all’attività inesame. Sono solo 11 le imprese che impiegano più di 50 persone(nel 2010 erano 10). Le classi di imprese più rilevanti sono quellecon zero addetti e quelle con un numero di addetti compreso tra 2e 9; esse distribuiscono, rispettivamente, il 40% e il 17% dei volumicomplessivi al 33% e al 27% dei clienti serviti.La distribuzione dei gas diversi dal gas naturale non risultacomplessivamente molto concentrata (Tav. 3.43) anche se il livelloTAV. 3.42Dimensione delle impreseche distribuiscono gasdiversi dal gas naturaleper classi di addettiVolumi in M(m 3 )CLASSE DI ADDETTINUMERO NUMERO MEDIO VOLUMI EROGATI CLIENTI SERVITISOGGETTI DI ADDETTI0 15 0 15,0 50.1101 20 1 2,8 12.8782 – 9 26 4 6,6 41.16910 – 19 3 15 2,2 12.48420 – 49 7 29 4,9 11.32750 – 249 4 134 0,7 3.232Oltre 249 7 1.657 5,7 22.735TOTALE 82 98 37,9 153.935Fonte: Indagine annuale sui settori regolati.della concentrazione sta lentamente aumentando nel tempo. Laquota dei primi tre operatori nel 2011 è salita al 37,9% dei volumicomplessivamente erogati dal 36,9% nel 2010. Le prime cinqueimprese contano per il 56,8% (55,6% nel 2010). Occorre sommarele quote dei primi 12 operatori per superare il 70% dei volumidistribuiti in totale. Nel 2011, come nel 2010, il primo operatoreè Isgas, che conta per il 14% dell’intero mercato; con l’11,6% ilsecondo operatore risulta essere il Comune di Sannazzaro de’Burgondi, in provincia di Pavia, dove è presente un’importanteraffineria che produce gas destinato all’alimentazione di una vicinacentrale termoelettrica di proprietà di EniPower. Il terzo operatoreè Mediterranea Energia Ambiente (o Medea), mentre Eni è scesa al14 Si ricorda che il numero degli addetti richiesto nell’Indagine annuale è riferito al personale dipendente (a tempo pieno, a part time, con contratto di formazione e lavoroecc.) e indipendente (collaborazione coordinata e continuativa, prestazione d’opera occasionale ecc.) che al 31 dicembre 2011 era complessivamente impiegato nelle attivitàregolate (stabilite dall’art. 4, lett. da a) a u) del Testo integrato di unbundling (allegato alla delibera 18 gennaio 2007, n. 11/07), eventualmente riproporzionato per tenerconto del personale condiviso tra più attività. Se, per ipotesi, una certa impresa svolge sia l’attività di distribuzione di gas, sia quella di energia elettrica, il numero di addettiche deve indicare nel questionario è dato dalla somma del personale impiegato in entrambe queste attività, escludendo, invece, quello impiegato dall’impresa, ma nondirettamente imputabile a tali attività.182

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