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Schede di attività / 2012 - CPO

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Prevenzione secondariaCentro <strong>di</strong> Riferimento per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in PiemonteScheda: 3.027Interventi per ridurre le <strong>di</strong>suguaglianze nell’accesso allo screening,incrementare la partecipazione nella popolazione generale ed insottogruppi specificiInterventions to reduce the inequalities in accessing screening and toincrease the participation in the target population, with specific focuson <strong>di</strong>sadvantaged sub-groupsRESPONSABILE: Dr.ssa Livia GIORDANOCOORDINAMENTO:Questo progetto è inserito nell’ambito del Programma Integrato in Oncologia (PIO), finanziato dalMinistero della Salute nel corso del 2007, all’interno dell’area tematica Sperimentazione <strong>di</strong> modelli<strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> prevenzione primaria e secondaria e del sottoprogetto Prevenzione secondaria inoncologia: sviluppo dei modelli organizzativi, innovazione tecnologica e miglioramento dellaperformance.OBIETTIVI GENERALI E SINTESI PROGETTO:Questo progetto ha i seguenti obiettivi primari:1. indagare, attraverso approcci sia <strong>di</strong> tipo epidemiologico che sociologico, le cause dellavariabilità intra e interregionale nella partecipazione ai programmi <strong>di</strong> screening organizzato(mammella, cervice, colon retto)2. sviluppare modelli organizzativi, <strong>di</strong> monitoraggio e <strong>di</strong> comunicazione per migliorare l’equitàdell’accesso <strong>di</strong> particolari sottogruppi della popolazione.Obiettivi secondari:1. indagare le caratteristiche organizzative e procedurali dei programmi <strong>di</strong> screening italiani conparticolare riferimento a quelle per le quali è stata osservata in letteratura un’associazionepositiva con i dati <strong>di</strong> partecipazione rilevati dalle survey annuali (GISMa, GISCI e GISCoR);2. indagare l’interazione tra screening organizzato e screening opportunistico sui livelli <strong>di</strong>copertura e partecipazione;3. affiancare a metodologie <strong>di</strong> tipo quantitativo approcci qualitativi nella valutazione <strong>di</strong> alcunevariabili quali le percezioni, le attitu<strong>di</strong>ni ed i valori della popolazione partecipante e nonpartecipante ai programmi <strong>di</strong> screening;4. valutare l’impatto <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi modelli organizzativi e <strong>di</strong>verse modalità <strong>di</strong> comunicazione sulleopportunità <strong>di</strong> accesso agli screening <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi sottogruppi <strong>di</strong> popolazione.MATERIALI, METODI E RISULTATI ATTESI:- Indagine e valutazione delle caratteristiche organizzative dei programmi <strong>di</strong> screening nelle areecoinvolte (tramite un questionario creato ad hoc).- Stima dell’attività <strong>di</strong> screening non organizzato presente nelle aree coinvolte attraverso l’utilizzo<strong>di</strong> dati correnti (schede <strong>di</strong> refertazione ambulatoriale), dati provenienti da indagini nazionali(ISTAT-PASSI) ed interviste <strong>di</strong>rette alla popolazione.- Valutazione, attraverso indagini <strong>di</strong> tipo qualitativo, (focus groups/interviste) delle aspettative,attitu<strong>di</strong>ni e barriere percepite dalla popolazione partecipante e non ai programmi <strong>di</strong> screening.- Elaborazione e sperimentazione <strong>di</strong> un modello organizzativo in tre realtà coinvolte.- Valutazione finale (raccolta ed elaborazione dei dati).- Identificazione e costituzione, all’interno delle aree coinvolte nel progetto, <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> lavoromulti<strong>di</strong>sciplinare in cui, oltre alle realtà sanitarie, sociali e dell’associazionismo siano fortementecoinvolti me<strong>di</strong>atori/trici culturali ed esperti nel campo della comunicazione.- Pianificazione <strong>di</strong> un’indagine quantitativa e qualitativa relativa agli specifici ambiti <strong>di</strong> intervento(analisi dei dati <strong>di</strong> adesione allo screening per i vari sottogruppi <strong>di</strong> popolazione; revisione dellaletteratura scientifica; analisi, valutazione e revisione dell’attuale modello organizzativo e deglistrumenti informativi attualmente in uso dai programmi).- Definizione per ogni specifico sottogruppo <strong>di</strong> possibili modelli organizzativi e strategieinformative da testare nelle singole realtà (esempi: materiale informativo multilingue etarget-specifico; focus groups con l’utenza e gli operatori; coinvolgimento <strong>di</strong> me<strong>di</strong>atori culturali,125

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