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Schede di attività / 2012 - CPO

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Epidemiologia clinicaCentro <strong>di</strong> Riferimento per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in PiemonteScheda: 5.008Progetto <strong>di</strong> ricerca-intervento triennale: la qualità in oncologiaA project of research-intervention on quality of care in oncologyRESPONSABILE: Dr.ssa Carlotta SACERDOTECOORDINAMENTO:Coor<strong>di</strong>namento del progetto <strong>CPO</strong>-PiemonteOBIETTIVI GENERALI E SINTESI PROGETTO:La Regione Piemonte ha attuato un progetto <strong>di</strong> riorganizzazione dell’assistenza oncologicasecondo un modello <strong>di</strong> rete. In quest’ambito, è stato realizzato un progetto <strong>di</strong> elaborazione <strong>di</strong>linee-guida "evidence-based" per l'oncologia, basate su una revisione attenta delle migliorilinee-guida esistenti, che attualmente riguarda le tre neoplasie epidemiologicamente più rilevanti,i tumori del colon-retto, del polmone e della mammella. Queste linee-guida costituiscono uno deglielementi <strong>di</strong> forza del progetto <strong>di</strong> attuazione della Rete Oncologica. Il presente progetto prevedeuna serie <strong>di</strong> ricerche-intervento, corrispondenti ad altrettanti gruppi <strong>di</strong> lavoro, che intendonocontribuire a introdurre, entro la rete oncologica piemontese, attività <strong>di</strong> valutazione della qualitàbasate su una revisione sistematica delle prove scientifiche. Il programma è concepito come uninsieme <strong>di</strong> sottoprogetti ciascuno dei quali coor<strong>di</strong>nato da clinici o epidemiologi appartenenti a<strong>di</strong>verse strutture. Esso si caratterizza come un programma cooperativo. Ci atten<strong>di</strong>amo i seguentirisultati dal nostro progetto:1.una maggiore familiarità degli oncologi piemontesi con i concetti dell’epidemiologia clinica edell’Evidence-based Me<strong>di</strong>cine, presupposto per qualunque forma <strong>di</strong> miglioramento dell’assistenza;2.l’introduzione nella rete <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> autovalutazione – già sperimentato nell’ambito degliscreenings, del raggiungimento <strong>di</strong> obiettivi <strong>di</strong> qualità;3.la limitazione dell’uso dei markers tumorali ai casi in cui esso è appropriato in base alle provescientifiche;4.l’introduzione <strong>di</strong> modalità <strong>di</strong> follow-up dei pazienti – almeno per alcuni tipi <strong>di</strong> tumori – basate suchiare prove scientifiche (e, in assenza <strong>di</strong> queste, la formulazione <strong>di</strong> ipotesi <strong>di</strong> ricerca);5.l’identificazione degli ostacoli che si frappongono alla adozione delle linee-guida regionali daparte degli oncologi della rete;6.una migliore comprensione dei problemi <strong>di</strong> qualità della vita incontrati dai pazienti che hannoavuto un tumore infantile, e delle conseguenti ricadute per la pianificazione dell’assistenza.MATERIALI, METODI E RISULTATI ATTESI:PRIMO SOTTOPROGETTO: Applicazione e valutazione d’impatto delle linee-guidaclinico-organizzative nell’assistenza oncologica regionale (A. Ponti, G. Ciccone, C. Senore)Il sottoprogetto è strutturato in quattro parti, organicamente connesse tra loro:a)Implementazione delle linee guida regionali;b)Valutazione del miglioramento dell'appropriatezza clinica e degli esiti;c)Valutazione del punto <strong>di</strong> vista degli operatori e degli utenti;d)Valutazione dell'impatto economico ed organizzativo.I meto<strong>di</strong> impiegati per la realizzazione del sottoprogetto prevedono:•attività <strong>di</strong> formazione rivolta a gruppi locali (<strong>di</strong> polo oncologico) per favorire l'implementazionedei cambiamenti necessari;•integrazione ed analisi dei sistemi informativi esistenti per la produzione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori;•<strong>di</strong>segno e coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> "clinical au<strong>di</strong>t" a livello dei poli oncologici;•<strong>di</strong>segno e conduzione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> campionari <strong>di</strong> valutazione del punto <strong>di</strong> vista degli operatori e degliutenti.SECONDO SOTTOPROGETTO: Attività formative in Evidence-based Me<strong>di</strong>cine (P. Vineis, A. Penna)Scopo è avviare un programma <strong>di</strong> formazione continua in EBM per gli oncologi afferenti alla reteoncologica; formare un gruppo <strong>di</strong> docenti per ciascun polo; mettere a punto un modulo <strong>di</strong>dattico;approfon<strong>di</strong>re le peculiarità dell’oncologia nel campo dell’EBM.TERZO SOTTOPROGETTO: Modalità innovative <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> linee-guida: l’esempio dei tumorirari (M. Aglietta, P. Vineis)208

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