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Schede di attività / 2012 - CPO

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Prevenzione secondariaCentro <strong>di</strong> Riferimento per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in PiemonteScheda: 3.003Attivazione nei programmi <strong>di</strong> screening mammografico regionali <strong>di</strong> unsistema <strong>di</strong> valutazione corrente e <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> promozione dellaqualitàEvaluation and quality assurance of breast cancer screeningprogrammes in PiedmontRESPONSABILE: Dr. Antonio PONTICOORDINAMENTO:Stu<strong>di</strong>o multicentricoCoor<strong>di</strong>namento del progetto <strong>CPO</strong>-PiemonteOBIETTIVI GENERALI E SINTESI PROGETTO:Attivare un sistema <strong>di</strong> valutazione corrente e la quality assurance nei programmi <strong>di</strong> screeningmammografico regionali utilizzando l’esperienza pilota del programma torinese e l’esperienza deiNetwork italiano (Gruppo Italiano per lo Screening Mammografico) ed europeo (Europe AgainstCancer Breast Screening Pilot Network).MATERIALI, METODI E RISULTATI ATTESI:- Valutazione del programma pilota <strong>di</strong> Torino- supporto allo sviluppo <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> statistiche correnti per il programma regionale- valutazione dei programmi regionali.SCALA DEI TEMPI:Il programma <strong>di</strong> Torino è in corso dal 1992. I programmi regionali hanno iniziato gli inviti nel1999.STATO DI AVANZAMENTO AL 31/12/2011:Sono state condotte analisi a scadenza annuale dei dati correnti <strong>di</strong> valutazione del programma <strong>di</strong>Torino. In collaborazione con il Registro Tumori Piemonte, è stato effettuato il linkage del file deicasi incidenti <strong>di</strong> tumore della mammella con quello relativo alla storia <strong>di</strong> screening e con i datidettagliati su <strong>di</strong>agnosi e terapia dei casi screen-detected. Tale linkage viene aggiornato a<strong>di</strong>ntervalli regolari. Ciò permette <strong>di</strong> porre le basi per la valutazione <strong>di</strong> efficacia del programma <strong>di</strong>screening e <strong>di</strong> identificare i casi intervallo. Il programma <strong>di</strong> Torino ha avuto una site visit europea,con esito lusinghiero, e ha richiesto l’accre<strong>di</strong>tamento Euref (Europe Against Cancer, CommissioneEuropea) come Centro <strong>di</strong> riferimento a carattere nazionale ed europeo. A livello dell’OsservatorioNazionale Screening vengono effettuate con regolarità pubblicazioni multicentriche dei dati. Inambito regionale, sono stati definiti e deliberati gli in<strong>di</strong>catori per la valutazione dei programmi <strong>di</strong>screening. Nel 2001 è stata condotta una survey tramite questionario ai Servizi chirurgici <strong>di</strong>riferimento per lo screening regionale in merito all'utilizzo della tecnica del linfonodo sentinella.Inoltre il gruppo regionale costituito ad hoc, che opera in collegamento con la CommissioneOncologica Regionale e il progetto <strong>di</strong> rete su finanziamento regionale ed è coor<strong>di</strong>nato dal<strong>CPO</strong>-Piemonte, ha effettuato corsi <strong>di</strong> formazione teorici e pratici sulla tecnica del linfonodosentinella presso le Unità <strong>di</strong> Senologia afferenti ai Poli oncologici regionali e a questo scopo nel2001-2002 ha allestito il materiale <strong>di</strong>dattico multime<strong>di</strong>ale. Il medesimo gruppo ha ancheproseguito lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità sulla realizzazione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> Unità specialistichemulti<strong>di</strong>sciplinari per la <strong>di</strong>agnosi e il trattamento del carcinoma della mammella in Piemonte,concentrandosi sul completamento delle Linee Guida regionali, pubblicate nel luglio 2002 e sullaproduzione <strong>di</strong> materiale au<strong>di</strong>ovisivo per la conduzione <strong>di</strong> corsi sulla tecnica del linfonodosentinella.E' stato effettuato il follow-up per il <strong>di</strong>sease free survival dei carcinomi duttali in situ identificatiallo screening per valutare la pre<strong>di</strong>ttività del grado e <strong>di</strong> altri in<strong>di</strong>catori biologici rispettoall’occorrenza <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>ve ed è in corso l’analisi dei dati, in collaborazione con l’Istituto <strong>di</strong> AnatomiaPatologica dell’Università <strong>di</strong> Torino (Prof.ssa Anna Sapino).E’ stato attivato, su base regionale e perio<strong>di</strong>cità regolare, la valutazione dei casi intervallo conl’utilizzo dei file del Registro Tumori e delle <strong>Schede</strong> <strong>di</strong> Dimissione Ospedaliera.78

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