Rete OncologicaCentro <strong>di</strong> Riferimento per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in PiemonteScheda: 6.001and hospital characteristics: a population based study in Northern Italy. Breast Cancer Res Treat 2008 (PMID:19051008)• BALDI I, CICCONE G, MERLETTI F, GREGORI D. Computing hospitalization rates in presence of repeatedevents: impact and countermeasures to avoid misinterpretation. J Eval Clin Pract 2008; 14: 316-20.• BALDI I, VICARI P, DI CUONZO D, ZANETTI R, PAGANO E, ROSATO R, SACERDOTE C, SEGNAN N, MERLETTI F,CICCONE C. “A high positive pre<strong>di</strong>ctive value algorithm to find incident cases of breast, colorectal and lungcancer through hospital administrative data”. J Clin Epidemiol 2008; 61: 373-9.• FEDELI U, ALBA N, CICCONE G, GALASSI C, SPOLAORE P. Re: Trends in ra<strong>di</strong>cal prostatectomy rates. J NatlCancer Inst 2007; 99: 1052-3.• <strong>CPO</strong>, Rete oncologica, Regione Piemonte. Relazione sanitaria sull’oncologia in Piemonte: aspettiepidemiologici. Anni 2005-2006. Torino, febbraio 2007.• PAGANO E, DI CUONZO D, BONA C, BALDI I, GABRIELE P, RICARDI U, ROTTA P, BERTETTO O, APPIANO S,MERLETTI F, SEGNAN N, CICCONE G. Accessibility as a major determinant of ra<strong>di</strong>otherapy underutilization: Apopulation based study. Health Policy 2007; 80: 483-91.• BALDI I, CICCONE G, PONTI A, ROSSO S, ZANETTI R, GREGORI D. “An application of the Cox-Aalen model forbreast cancer survival”. Austrian Journal of Statistics 2006; 35: 77-88.• BALDI I, VICARI P, DI CUONZO D, PAGANO E, ROSATO R, SACERDOTE C, ZANETTI R, SEGNAN N, MERLETTI F,CICCONE G. “Fin<strong>di</strong>ng incident breast, colorectal and lung cancer cases through an algorithm with high positivepre<strong>di</strong>ctive value based on administrative data”. XXXI Riunione annuale dei Registri tumori dei paesi <strong>di</strong> lingualatina. Palma de Mallorca, 25-26 maggio 2006.• PAGANO E, DI CUONZO D, FILIPPINI C, GREGORI D, RUFFINI E, ZANETTI R, MERLETTI F, CICCONE G.“Valutazione <strong>di</strong> outcome e dei costi dell’assistenza nel carcinoma del polmone: uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> popolazioneattraverso l’uso dei dati del Registro Tumori <strong>di</strong> Torino e degli archivi amministrativi”. Convegno Nazionale <strong>di</strong>Epidemiologia. XXXALE AIE, 4-6 Ottobre 2006, Palermo.• LEONE MA, GAVIANI P, CICCONE G. Inter-coder agreement for ICD-9-CM co<strong>di</strong>ng of stroke. Neurol Sci 2006;27: 445-8.• PAGANO E, DI CUONZO D, BONA C, BALDI I, SEGNAN N, MERLETTI F, CICCONE G. Use of <strong>di</strong>scharge records todefine the oncological <strong>di</strong>agnoses for outpatient ra<strong>di</strong>otherapy patients. Epidemiol Prev 2006; 30: 132-8.• <strong>CPO</strong>, Rete oncologica, Regione Piemonte. Relazione sanitaria sull’oncologia in Piemonte: aspettiepidemiologici. Anno 2004. Torino, <strong>di</strong>cembre 2004.• <strong>CPO</strong>, Rete oncologica, Regione Piemonte. Relazione sanitaria sull’oncologia in Piemonte: aspettiepidemiologici. Anno 2003. Torino, <strong>di</strong>cembre 2003.(http://www.cpo.it/dationcologici/RS2003RelazioneDocCompleto.pdf).• ROSATO R, BALDI I, DI CUONZO D, PAGANO E, MERLETTI F, CICCONE G. La mobilità sanitaria per ricoverioncologici nella Regione Piemonte (anni 1997-2001). Quaderni <strong>CPO</strong>-Piemonte N. 7. Torino, 2003.• PAGANO E, CICCONE G, IACOMUSSI S, DIRINDIN N. La mobilità per motivi sanitari in Piemonte: criticità <strong>di</strong>sistema o falso problema? In: DIRINDIN N. ed. Cooperazione e competizione nel servizio sanitario. Lasperimentazione nell’area Torinese. Bologna, Il Mulino, 2003; 135-165.• ROSATO R, CICCONE G, FARINA EC, GELORMINO E, PAGANO E, SENORE C, MERLETTI F. Evaluation of qualityof care through hospital <strong>di</strong>scharge reports: an example of rectal cancer surgery. Epidemiol Prev 2003; 27:207-14.237
Rete OncologicaCentro <strong>di</strong> Riferimento per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in PiemonteScheda: 6.003Valutazione degli esiti del programma quadriennale <strong>di</strong> formazionepermanente e aggiornamento nell'ambito della Rete Oncologica sulcarcinoma mammarioQuality in<strong>di</strong>cators in multi<strong>di</strong>sciplinary training for senologist projet(FIM): experience of Piedmont regionRESPONSABILE: Dr.ssa Maria Piera MANOCOORDINAMENTO:Mano Maria Piera, Ponti Antonio, Sacerdote CarlottaOBIETTIVI GENERALI E SINTESI PROGETTO:L’obiettivo del progetto è quello <strong>di</strong> valutare l’impatto sulla qualità dell’assistenza del programmaquadriennale <strong>di</strong> formazione coor<strong>di</strong>nato dal <strong>CPO</strong> Piemonte e attuato tra il 2006 e il 2010.Il programma <strong>di</strong> formazione mirava alla creazione <strong>di</strong> Unità <strong>di</strong> Senologia multi<strong>di</strong>sciplinari favorendola costituzione <strong>di</strong> GIC, formati da specialisti che trattano un volume adeguato <strong>di</strong> pazienti. Laformazione è avvenuta all’interno dei GIC con un modello tutoriale che prevedeva la <strong>di</strong>scussionemulti<strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong> casi clinici durante tutto il percorso <strong>di</strong>agnostico terapeutico.MATERIALI, METODI E RISULTATI ATTESI:Il presente progetto prevede la valutazione della qualità dell’assistenza utilizzando degli in<strong>di</strong>catoricalcolati a partire dai dati tratti da cartelle cliniche in un campione <strong>di</strong> pazienti trattatechirurgicamente per tumore della mammella in Piemonte.Il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o precedente (scheda 2.008) prevedeva un'analisi retrospettiva dei casiincidenti <strong>di</strong> cancro della mammella identificati tramite le schede <strong>di</strong> <strong>di</strong>missione ospedaliera (SDO)dall’archivio dati sanitari correnti del Piemonte, nel 2002 e 2004. In questo modo sono stateidentificate tutte le <strong>di</strong>missioni chirurgiche <strong>di</strong> donne residenti in Piemonte tra i 50 e i 69 anni con unco<strong>di</strong>ce ICD9-CM (classificazione internazionale delle malattie, nona revisione - mo<strong>di</strong>fica clinica)corrispondente al cancro alla mammella (174), o al carcinoma in situ alla mammella, (233.0),rispettivamente nel primo semestre del 2002 e nel primo semestre del 2004. I casi prevalenti sonostati isolati ed esclusi dalle analisi, identificando i ricoveri ospedalieri precedenti, dal 1995 in poi,con co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> cancro alla mammella o le anamnesi <strong>di</strong> cancro alla mammella (V10.3). Dalla coorte<strong>di</strong> pazienti con i requisiti <strong>di</strong> inclusione sono stati estratti due campioni casuali <strong>di</strong> 600 donneciascuno per le quali sono state analizzate le cartelle cliniche <strong>di</strong> tutti i ricoveri relativi altrattamento della lesione mammaria. I dati così ricavati sono stati inseriti in un programma <strong>di</strong>au<strong>di</strong>t clinico, SQTM (http://www.qtweb.it/), creato dal <strong>CPO</strong> Piemonte nell’ambito del progettoGISMa. SQTM (Scheda computerizzata per il controllo della Qualità del Trattamento del carcinomaMammario) è un software che si propone <strong>di</strong> facilitare il monitoraggio della qualità della <strong>di</strong>agnosi,del trattamento e del follow-up del carcinoma mammario e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> efficacia dello screeningmammografico. Questa applicazione è stata ideata per la verifica e l'assicurazione <strong>di</strong> qualità dellaterapia del carcinoma mammario e degli interventi su lesioni mammarie benigne. SQTM consente<strong>di</strong> calcolare gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> qualità definiti dal G.I.S.Ma. e dal Gruppo <strong>di</strong> Trattamento della ForzaOperativa Nazionale sul carcinoma della mammella, pubblicati nell'e<strong>di</strong>zione 1997 del ProtocolloF.O.N.Ca.M. Consente inoltre <strong>di</strong> calcolare un set <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori definito nelle linee guida per lachirurgia della terza e<strong>di</strong>zione delle European Guidelines for Quality Assurance in MammographyScreening (2001).Il presente progetto prevede una nuova estrazione casuale <strong>di</strong> un campione <strong>di</strong> 800 donne con untumore della mammella incidente operato nel 2008, selezionando i casi eleggibili dalle SDO con glistessi criteri adottati nel progetto già concluso. Per ciascuna delle pazienti selezionatericostruiremo il percorso clinico tramite le cartelle relative ai ricoveri attinenti al trattamento dellalesione mammaria in stu<strong>di</strong>o e inseriremo i dati in SQTM. Utilizzando SQTM calcoleremo alcuniin<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> qualità.Inoltre i dati verranno utilizzati per la revisione dell'incidenza a livello regionale (scheda 2.032).238
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