Motorradverkehr - Fonds für Verkehrssicherheit FVS

È importante che i motociclisti vengano sensibilizzati
già nella formazione base nei confronti del loro
elevatissimo rischio d'incidenti che comporta spesso
ferite gravissime. Benché spesso gli incidenti dei
motociclisti siano dovuti anche ad altri utenti della
strada, le capacità di guida possono a volte aiutare
a evitare una collisione o un incidente senza coinvolgimento
di terzi. A tale proposito si prestano
corsi di formazione continua realizzati su misura e
di qualità. Spesso però in una situazione pericolosa
il tempo è insufficiente per poter effettuare una
manovra d'emergenza efficace. Un maggior effetto
preventivo è perciò da attendersi, come anche per
gli altri utenti della strada, da una guida difensiva.
Una guida difensiva è spesso una questione dell'atteggiamento,
della percezione del rischio e della
personalità (p. es. reazione a provocazioni provenienti
dagli altri utenti della strada). È molto difficile
influenzare le persone a tale soggetto mediante
mezzi educativi, in particolare se atteggiamenti
sfavorevoli alla sicurezza sono legati a un determinato
stile di vita. Le offerte volontarie non raggiungono
quasi mai tali gruppi. Un comportamento
sicuro può in questo caso essere ottenuto in primo
luogo con controlli e sanzioni. Anche il limite di
alcolemia dello 0,0 per mille per i motociclisti neopatentati
(come per tutti i neopatentati) sarebbe
una misura sensata.
Maggiori controlli della polizia sulle strade (presenza
della polizia per identificare il motociclista) sarebbero
delle misure efficaci ma richiederebbero
anche un elevato dispiegamento di agenti. Per
aumentare ulteriormente l'utilità di tali controlli
sarebbe importante accompagnarli con interventi
nei media. Oltre ai controlli di polizia più intensi,
può far senso anche l'introduzione della responsabilità
civile del detentore invece della responsabilità
civile del conducente.
Complessivamente va riflettuto anche su un inasprimento
delle regole che permettono di guidare
una motocicletta di cilindrata superiore. In tal caso
bisogna tener conto delle regolamentazioni
dell'Ue. Farebbe senso se la licenza di condurre una
motocicletta potente dipendesse per tutti dall'esperienza
di guida precedente e senza incidenti con
motociclette meno potenti.
Per la Svizzera sarebbe auspicabile l'introduzione di
una validità limitata delle licenze di condurre analogamente
alla terza direttiva concernente la patente
di guida del 20 dicembre 2006 dell'Ue.
L'art. 7 di questa direttiva entrata in vigore il 30
dicembre 2006 prevede un limite di validità di 10
anni per le patenti (a seconda della categoria al
massimo 15 anni). Nell'Ue, questa regolamentazione
entra in vigore a partire dal 19 gennaio 2013.
L'osso duro di un limite sarà probabilmente l'elaborazione
delle condizioni nazionali che devono essere
soddisfatte per il prolungamento della validità
della licenza di condurre.
3.4 Motocicletta
Le motociclette hanno una sagoma stretta e pertanto
gli altri utenti della strada spesso vedono
troppo tardi o persino per niente i centauri. La
limitata percepibilità costituisce una causa significativa
per le collisioni con altri veicoli a motore. Per
aumentare la visibilità si presta in particolare l'uso
delle luci di giorno, obbligatorie già dal 1977 per i
motociclisti. Con luci diurne gialle a pulsazioni per
motociclette si potrebbe ottenere una migliore
percepibilità e una migliore distinzione rispetto agli
altri veicoli con luci di circolazione diurna. In questo
campo è tuttavia ancora necessario fare ricerca e
42 Kurzfassung / Version abrégée / Riassunto bfu-Sicherheitsdossier Nr. 05