Kunstbulletin Juni 2021
Die Kunstbulletin Juni-Ausgabe 2021. Mit Beiträgen zu: Renée Levi, Olafur Eliasson, Mireille Gros, Franz Erhard Walther uvm.
Die Kunstbulletin Juni-Ausgabe 2021. Mit Beiträgen zu: Renée Levi, Olafur Eliasson, Mireille Gros, Franz Erhard Walther uvm.
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Vincitore del GASAG Art Prize 2020, Marc Bauer presenta alla<br />
Berlinische Galerie un’installazione immersiva che ci confronta<br />
con l’ansia di vivere in uno stato di crisi permanente. Tra disegni,<br />
opere murali e suono, l’artista ginevrino ci conduce in un viaggio<br />
ai confini della realtà. Elisa Rusca<br />
In matematica, un blow-up è un tipo di trasformazione geometrica che, agendo in un<br />
determinato spazio, sconvolge i vettori di un’area specifica facendoli puntare tutti<br />
verso l’esterno. Potremmo chiamarla un’azione di espansione e sovrapposizione, una<br />
riorganizzazione dimensionale che sconvolge le regole della percezione: sopra, sotto,<br />
destra, sinistra, prima e dopo, non sono più da intendere secondo le variabili considerate<br />
fino a quel momento. La mostra personale di Marc Bauer alla Berlinische<br />
Galerie, dal titolo ‹The Blow-Up Regime›, invita lo spettatore a considerare proprio<br />
questo slittamento di posizione dei punti di vista, facendoci riflettere anche in senso<br />
più ampio sull’attuale situazione globale.<br />
In uno spazio incapsulato tra avvenimenti politici, fantascienza, immagini documentarie<br />
e capricci surreali, ci immergiamo in un susseguirsi di intrecci tra incubi personali<br />
e narrazioni globali. Numerosi i riferimenti alla cultura popolare, alla tecnologia,<br />
come i ritratti a matita del robot Maria di Metropolis o di Terminator, ma anche del<br />
pioniere dell’informatica Alan Turing, che si frappongono come icone su uno schermo<br />
a vasti murali realizzati a carboncino e pastello, il tutto avvolto dal paesaggio sonoro<br />
realizzato in collaborazione con il sound-artist Pyrit. Di particolare interesse anche il<br />
capitolo ‹Brainfuck›, con estratti dal libro eponimo dell’autrice Sibylle Berg.<br />
Il GASAG Art Prize è conferito ogni due anni a un artista che affronta tematiche<br />
legate all’interfaccia e alle nuove tecnologie, e il progetto di Bauer esplora profondamente<br />
le questioni legate alla digitalizzazione delle società contemporanee e ai<br />
paradossi della permeabilità tra mondo fisico e mondo virtuale: internet, algoritmi e<br />
AI modificano la nostra percezione del mondo, alterando le nozioni stesse di storia,<br />
collettività e soggettività. D’altronde, come scriveva Vilem Flusser, nella post-storia<br />
si vive come in un gioco manipolabile e trascendente.<br />
L’uso di una tecnica come il disegno per esplicitare questi concetti non fa che<br />
accentuare la singolarità del lavoro dell'artista svizzero. Bauer ci pone di fronte a un<br />
lavoro lento nella sua realizzazione, imponendoci un approccio visivo in totale contrasto<br />
con l’attuale velocità del flusso delle immagini a cui siamo quotidianamente<br />
sottoposti. Un modo per farci riflettere ulteriormente sulla nostra vita sotto il regime<br />
del blow-up, ossia nella presente condizione di costante riconfigurazione del reale.<br />
Elisa Rusca è curatrice e dottoranda in Visual Cultures a Goldsmiths, University of London.<br />
elisa.rusca@gmail.com<br />
→ ‹Marc Bauer – The Blow-Up Regime›, Berlinische Galerie, fino al 16.8.<br />
↗ www.berlinischegalerie.de<br />
FOKUS // MARC BAUER<br />
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