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Pre-print Volume – Posters<br />

AQUACULTURE COMMITEE<br />

commercio orientando la scelta fra i prodotti a base algale ricchi di PUFA (proteine<br />

gregge 54%; grassi greggi 15%; HUFA n-3 20mg/g DW) usati dagli aquacoltori nei<br />

protocolli di alimentazione degli stadi larvali di pesci eurialini. Al termine della fase di<br />

acclimatazione, e ad intervalli di 12, 24 e 36 ore dalla somministrazione del prodotto<br />

commerciale, da tutte le vasche sono stati prelevati campioni di molluschi sui quali<br />

sono state effettuate analisi quali-quantitative della porzione edule. Nello specifico, è<br />

stata quantificata la frazione lipidica e, mediante gas-cromatografia (Pirini et al., 2002,<br />

2007), è stata effettuata la valutazione qualitativa del profilo in acidi grassi.<br />

Risultati – I risultati delle analisi effettuate sulla porzione edule dei mitili hanno<br />

evidenziano un’effettiva capacità dei molluschi di assimilare l’alimento somministrato.<br />

Gli esemplari di Mytilus galloprovincialis alimentati (Gruppo A), infatti, rispetto agli<br />

animali di controllo hanno fatto registrare dopo 24 ore un sensibile incremento del<br />

contenuto lipidico, da 1.62% a 2.34% (pari al 45% circa), seguito nei periodi successivi<br />

da aumenti più contenuti, da 1.34% a 1.68% (pari al 25%) dopo 48 ore e da 1.15% a<br />

1.53% (pari al 33%) dopo 36 ore.<br />

Tuttavia lo spettro degli acidi grassi non mostra variazioni di rilievo per quanto<br />

riguarda le percentuali di acidi grassi polinsaturi a lunga catena come EPA e DHA, i<br />

cui valori pari rispettivamente a 11% e 21% si mantengono costanti nonostante i<br />

rilevanti apporti dietetici.<br />

Ciò nonostante si può ritenere che, a seguito delle accresciute quote lipidiche presenti<br />

negli animali in toto sottoposti ad alimentazione col mangime suddetto, anche il<br />

quantitativo totale di questi acidi grassi abbia subito un proporzionale aumento,<br />

assicurando un arricchimento del prodotto importante per la salute umana.<br />

Conclusioni – La sperimentazione effettuata, seppur di carattere preliminare, ha messo<br />

in evidenza come Mytilus galloprovincialis sia in grado di assimilare l’alimento<br />

commerciale somministrato in condizioni di cattività. La tesaurizzazione del contenuto<br />

lipidico, da cui verosimilmente possono scaturire nell’animale “in toto” maggiori<br />

quantitativi di PUFA, sembra pertanto rivelare come una tecnica di alimentazione<br />

controllata possa essere applicata su molluschi bivalvi allo scopo di ottenere alimenti<br />

funzionali sempre più richiesti dai consumatori maggiormente esigenti.<br />

References<br />

GARRIDO J.L., MEDINA I. (2002) - Identification of minor fatty acids in mussels (Mytilus<br />

galloprovincialis) by GC-MS of their 2-alkenyl-4,4-dimethyloxazoline derivatives. Anal. Chim.<br />

Acta, 465 (1-2): 409-416.<br />

PAGNUCCO C., ARTUSI R., SERRAZANETTI G.P. (1996) - Seasonal variations of lipids and fatty<br />

acids in samples of Mytilus galloprovincialis and Tapes philippinarum from the Emilia-<br />

Romagna coastal. Biol. Mar. Mediterr., 3 (1): 643-645.<br />

PIRINI M., MANUZZI M.P., PAGLIARANI A., TROMBETTI F., BORGATTI A.R., VENTRELLA<br />

V. (2007) - Changes in fatty acid composition of Mytilus galloprovincialis fed on microalgal and<br />

wheat germ diets. Comp. Biochem. Physiol. B: Biochem. Mol. Biol., 147 (4): 616-626.<br />

PIRINI M., VENTRELLA V., PAGLIARANI A., TROMBETTI F., MANUZZI MP., BORGATTI<br />

A.R., TRIGARI G. (2002) - NMID fatty acids in bivalve molluscs: which role? Biol. Mar.<br />

Mediterr., 9 (1): 693-695.<br />

41 st S.I.B.M. CONGRESS Rapallo (GE), 7-11 June 2010<br />

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