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Topic 1: BIODIVERSITY AND CONSERVATION SCIENCE: CONTRIBUTING TO MANAGEMENT<br />

M.L. GRIPPA, F. CINELLI *<br />

URL CONISMa, Dipartimento di Biologia, Università di Pisa, Via Derna, 1 - 56127 Pisa, Italia.<br />

mlgrippa@biologia.unipi.it<br />

* Dipartimento di Biologia, Università di Pisa, Via Derna, 1 - 56127 Pisa, Italia.<br />

L’AREA MINIMA DI CAMPIONAMENTO:<br />

CONFRONTO TRA LE METODOLOGIE VISIVE E DISTRUTTIVE<br />

NEL CORALLIGENO DELL’ISOLA DI PIANOSA<br />

(PARCO NAZIONALE DELL’ARCIPELAGO TOSCANO)<br />

THE MINIMAL AREA OF SAMPLING: COMPARISON BETWEEN VISUAL<br />

AND DESTRUCTIVE METHODS IN THE CORALLIGENOUS ASSEMBLAGES<br />

OF THE ISLAND OF PIANOSA (TUSCANY ARCHIPELAGO, NATIONAL PARK)<br />

Abstract – Coralligenous assemblages are considered one of the most important benthic systems of the<br />

Mediterranean Sea, with an elevated biodiversity. This biocoenois is the result of an edification process due<br />

to the precipitation, by several organisms, particularly algae, of the calcium carbonate present in sea<br />

water.<br />

The minimal area estimated in the Mediterranean Sea ecosystems range from 300 to 400 cm 2 . This value<br />

was calculated utilizing destructive sampling methods. Until now no information is available for minimal<br />

area of coralligenous assemblages both with destructive and visual sampling methods. In this study the<br />

evaluation of qualitative and quantitative minimal area for coralligenous assemblages and comparation<br />

between visual and destructive sampling methods, are reported.<br />

Key-words: minimal area, Mediterranean, coralligenous, Island of Pianosa.<br />

Introduzione – Nel 2006 Ballesteros ha definito il coralligeno come un substrato duro<br />

di origine biologica prodotto principalmente dall’accrescimento di alghe calcaree in<br />

condizioni di scarsa luminosità. Il coralligeno presenta due caratteristiche essenziali: in<br />

primo luogo è sciafilo pur essendo a dominanza vegetale, in secondo luogo è legato<br />

alla presenza di substrati duri, primari ma anche secondari, cioè dovuti ad un<br />

precedente concrezionamento. Il coralligeno è un popolamento ancora poco studiato,<br />

per il quale non sono presenti in letteratura adeguate informazioni sull’area minima di<br />

campionamento, definita come l’area in grado di contenere un numero rappresentativo<br />

di specie di un popolamento.Cain (1938) ha messo a punto, per lo studio dell’area<br />

minima per il benthos infralitorale, il metodo della curva area-specie con il quale è<br />

possibile identificare per ogni popolamento un’area minima.Per il Mediterraneo e per<br />

un campionamento di tipo distruttivo, l’area minima indicata per il benthos animale è<br />

compresa tra 300 e 400 cm 2 (Bellan-Santini, 1969), mentre per il benthos vegetale è<br />

compresa tra 150 e 250 cm 2 (Boudouresque, 1974). In questi lavori non si prendono in<br />

considerazione, anche per mancanza di sistemi fotografici idonei, campionamenti di<br />

tipo visivo. Gli obiettivi di questo lavoro sono quelli di identificare l’area minima<br />

qualitativa per il popolamento coralligeno e di confrontare i dati di copertura delle<br />

specie cospicue rilevate con la tecnica di campionamento visivo con i dati di<br />

ricoprimenti delle medesime specie provenienti da un campionamento distruttivo<br />

effettuato su un’ area di 400 cm 2 .<br />

Materiali e metodi – Lo studio è stato effettuato nel Luglio 2008 nell’ambito della<br />

ricerca condotta dall’Università di Pisa e dal NURC (Nato Undersea Reserch Center)<br />

41 st S.I.B.M. CONGRESS Rapallo (GE), 7-11 June 2010<br />

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